Notevole affluenza di pubblico per
la presentazione del racconto
del prof. Franco Fruci “La legenda del platano
di Vrisi”
Curinga, 27
dicembre
2019
La sala consiliare del comune di Curinga piena all’
inverosimile, ha ospitato la presentazione del libro “La
legenda del platano di Vrisi” del prof Franco Fruci,
che si è cimentato in un lavoro di grande respiro naturalistico,
storico, antropologico. Il racconto affronta le vicissitudini di
un monaco basiliano che nel suo peregrinare attraverso la storia
e le genti dei i primi anni 1000, racconta di se, del suo tempo,
della nostalgia per la sua terra, ma con un grande
speranza, affida al fato e alle generazioni future un
esile e piccolo stecco che diventerà il Platano di
Vrisi.
Tanti gli interventi che hanno reso la presentazione
un momento culturale di grande valenza, a iniziare da quello del
sindaco dott. Vincenzo Serrao che si è soffermato sulla
storia inusuale che il prof. Fruci sviluppa intorno al Platano.
Nella qualità di primo cittadino, ha anticipato come il platano
e le zone circostanti sia attenzionato e faccia parte di un
ampio progetto che ne possa migliorare la fruibilità da parte
degli amanti della natura, divenuti sempre più numerosi negli
ultimi anni. L’ incontro moderato dall’ eclettico e bravo
giornalista Danilo Monteleone, ha aperto spazi agli
aspetti antropologici del racconto, chiamando in causa la
dott.ssa Felicia Fruci antropologa, che ha
esposto con dovizia di particolari gli aspetti della vita
quotidiana di quel tempo. Una fetta importante delle relazioni
sono state affidate all’ aspetto naturalistico del Platano di
Vrisi, a tal proposito il prof. Cesare Aureliano Cesareo,
ha relazionato sull’ aspetto naturalistico e sulla salvaguardia
di queste grandi bellezze e sull’ aspetto della travagliata
storia del popolo armeno costretto ad abbandonare la propria
terra.
Il discorso naturalistico e anche filosofico, è stato
ripreso dall’ avv. Francesco Bevilacqua noto
ambientalista e scrittore di numerosissime pubblicazioni, con
citazioni e frammenti di testi importanti tratti da Platone ,
da Aristotele e d altri che ci riportano al nostro Platano,
visto come meraviglia della natura e rispettato dagli uomini da
centinaia di generazioni, come una sorta di divinità
intoccabile.
Il giornalista Danilo Monteleone a questo punto, dopo
gli interessantissimi interventi, non poteva non dare la parola
all’ autore del libro il prof. Franco Fruci, che
commosso, ha voluto ringraziare innanzi tutto i relatori che l’
hanno affiancato nella presentazione del suo lavoro, ma
soprattutto le tantissime persone che hanno voluto essere
presenti, “un momento indimenticabile che serberà nel suo cuore
tra le cose più belle” poi con leggerezza, ha accennato al suo
racconto, intramezzato dalla lettura di alcune pagine lette con
grande partecipazione emotiva da Federica Torquassio
. A questo punto vorrei ricordare la bella e incisiva copertina
del pittore Pino Conestabile, che dà immediatamente l’
idea del grande albero e della sua possenza , con quei colori
caldi e avvolgenti che lo collocano tra mito e realtà .
Un bel pomeriggio culturale volato in un attimo, come
sono volati quei mille anni da quell’ “alba della prima
domenica di novembre dell’ anno 1071” da quando quell’ esile
e piccolo stecco è diventato il Platano di
Vrisi.
Cesare Natale Cesareo
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