Presentazione del terzo lavoro della giovane scrittrice
Daniela Rabia
“Le Voci dell’ eco”
Curinga, 14 aprile
2018
Presentazione
a Curinga nell’ aula magna dell’ Istituto Comprensivo Statale
del terzo lavoro della giovane scrittrice avv. Daniela Rabia
“Le Voci dell’ eco” La scrittrice affronta con leggerezza
e scioltezza un tema interessante e fondamentale per le scelte
di un adolescente qual’ è
Goy che ha diciassette anni e frequenta l'ultimo anno di
un istituto agrario a Speriolo, borgo calabro di soli 1500
abitanti. Introverso, non integrato nella vita del paese,
insofferente alle dinamiche familiari, sogna la fuga e conta i
giorni che lo separano dalla nuova vita a Milano. Trascorre
molto tempo in solitudine su un monte che ha chiamato monte Eco
per via dell'eco delle voci che a lui giungono da lontano.
Saranno queste voci a creare, suo malgrado, alcuni embrionali
rapporti in paese che si tramuteranno in amicizie sincere e
legami profondi. Goy conoscerà Berto, un vecchietto "vedovo di
guerra" che gli lascerà un' importante eredità spirituale.
S'innamorerà di Lucia, una compagna di classe alle prese con
disagi e problematiche adolescenziali e proverà una tenerezza
infinita alla nascita della nipotina Gina. L'amore sotto varie
forme, la guida alla lettura della professoressa di lettere,
l'interesse per i libri presi in prestito alla biblioteca
comunale, determineranno un cambiamento nelle scelte di vita del
giovane. A fine anno scolastico non sarà più lo stage a Milano
l'obiettivo di Goy, un nuovo sogno si affaccerà alla sua mente,
ai suoi occhi, al suo cuore.” Questa la trama di un libro che
val la pena leggere.
La presentazione della scrittrice e del racconto è stata
affidata al dott Pier Vincenzo Panzarella che ha
evidenziato le problematiche della ricerca del lavoro che spesso
costringe i giovani a fare scelte di sradicamento dalla propria
terra e dal proprio contesto sociale impoverendo
intellettualmente il nostro sud. Ma la nota di speranza viene
anche da giovani imprenditori capaci e determinati, come il
dott. Gianfranco Ielapi, al quale il dott. Pier
Vincenzo Panzarella ha voluto attraverso una sorta di
intervista farlo conoscere come imprenditore di successo e
attraverso il quale ha voluto dare un messaggio di speranza a
quanti vogliono fare e restare nella nostra terra. Il sindaco
Ing. Domenico Pallaria ritornando sul tema lavoro e
imprenditoria, ha ribadito l’ importanza e la necessità di una
preparazione seria e dell’ affidarsi anche a strutture
regionali che spesso sono in grado di indirizzare e guidare i
giovani nel loro percorso di crescita. Intervento inoltre del
dott. Bonacci che ha ribadito le possibilità economiche
esistenti e l’ accesso al credito per giovani imprenditori.
Cesare Natale Cesareo
Di seguito pubblichiamo gli interventi del dott. Pier Vincenzo
Panzarella: la presentazione dell’ autrice e l’ intervista con
domande e risposte al dott. Gianfranco Ielapi
Presentazione dell’ autrice
Daniela Rabbia
(avvocato, giornalista, conduttrice tv, promotrice culturale di
Catanzaro, lavora Regione nel settore della cultura). Già
presentato suo libro, Matilde, La vita non ti aspetta.
Nuovo libro. Le
voci dell’Eco, scritto sempre con un’ ottima capacità narrativa,
con pagine e passaggi di autentica poesia. Un libro che si fa
leggere “ tutto di un fiato” come è capitato a me. Come sempre
capita nei libri di Daniela offre molti spunti di riflessione.
E’ la storia di Goy un ragazzo che personifica uni dei tanti
nostri ragazzi adolescenti che arrivati al diploma hanno davanti
una scelta ormai inesorabile e uguale a tutti : o partire,
andare via per studio o per lavoro senza più fare probabilmente
ritorno o rimanere in attesa di qualche fantomatico lavoro,
accontentandosi di lavoretti o studiare presso le nostre ormai
eccellenti università rimandando cosi solo di qualche anno la
partenza oppure reagire e trovare soluzioni alternative per
spezzare quello che sembra un destino irreversibile. Partendo da
questa trama e dagli spunti di riflessione che ci offre, abbiamo
voluto organizzare questa sera questa presentazione. Cercheremo
di capire se è possibile, in qualche modo, sfatare luoghi
comuni, dare spunti di idee, dare concrete informazioni utili se
necessario, consapevoli che non basta un evento di 90 minuti a
ribaltare il corso della Storia ma consapevoli anche del dovere
che abbiamo come singoli, come comunità che ogni tentativo, ogni
sogno, ogni speranza abbia, parafrasando il titolo del libro, il
proprio eco. Un pensiero va all’arch.Concettina Sgromo, che con
il suo impegno ha fatto si che quest’anno, dopo le altre
iniziative precedenti, la giornata del FAI che si è celebrata lo
scorso mese, ha proclamato Curinga culla culturale ed eccellenza
nazionale del Fai, dando eco attraverso i media regionali e
nazionali. Non è un esempio di semplice autocelebrazione ma è
l’inizio della costruzione di una base che può offrire concrete
opportunità di sviluppo e lavoro. Stesso riconoscimento va alle
associazioni presenti sul territorio ed ogni singolo
concittadino che ogni giorno, magari in silenzio e in anonimato,
attraverso il proprio impegno lavora per dare voce ai sogni e
le speranze richiamate prima. Qui stasera noi lo faremo insieme
all’autrice del libro che ci racconterà il suo punto di vista.
Lei che porta in giro le sue opere in tutta la Calabria, che da
autrice ma anche da giornalista e ideatore di programmi
culturali televisivi, raccoglie le storie di una Terra che vuole
emergere e finalmente risvegliarsi dal letargo. Lo faremo con
Gianfranco Ielapi, che è un giovanissimo imprenditore quasi
nostro compaesano, visto che è di S. Pietro a Maida, titolare di
un’azienda con centinaia di dipendenti attiva in un settore
industriale che ha sede a Lamezia terme ma che opera a livello
nazionale ed Europeo, Che ha recentemente aperto anche uno
stabilimento in Emilia Romagna per servire il mercato del Nord
Italia e d’Europa, invertendo a suo modo, il corso del destino
che ci assegna da sempre il ruolo di conquistati e non di
conquistatori. Avremmo potuto coinvolgere con queste doti altri
importanti imprenditori presenti soprattutto nella nostra
Acconia che allo stesso modo hanno conquistato i mercati di
riferimento nazionali e mondiali, ma a Gianfranco siamo legati
oltre che da un’amicizia fraterna, anche da alcune esperienze
professionali condivise e poi perché contribuisce con un’altra
sua recente iniziativa imprenditoriale di successo a dare eco al
nostro territorio. Mi riferisco alla Tenuta delle Grazie, che è
un ristorante dedicato agli eventi, che nel giro di due anni si
è affermato tra i primi in Calabria. A lui chiederemo di
raccontarci della sua esperienza. Quali sono stati gli elementi,
le iniziative che hanno fatto si che tutto questo si
realizzasse. Sicuramente non sono mancate le difficoltà e non
mancheranno ma siamo sicuri che un fattore comune scatenate di
positività ci sarà . Non pretendiamo che ci sveli le sue
strategie ma gli chiediamo di darci una mano a contestualizzare,
a capire, con la sua lente interpretativa ed esperenziale la
nostra realtà. Infine all’Ing. Pallaria chiederemo nella sua
duplice veste di Sindaco della nostra Comunità e di Dirigente
Generale alla Presidenza della Giunta Regionale della Calabria
di dare il suo contributo. Il suo è sicuramente un osservatorio
privilegiato e completo. Voglio evidenziare che nel mese di
Maggio, lo stesso incontro sarà organizzato per i ragazzi della
scuola media. Il progetto, condiviso con la dirigente
scolastica, che ringraziamo e che ha dimostrato da subito
preparazione e sensibilità verso questi argomenti. Il messaggio
che vogliamo lanciare è di speranza ma soprattutto di
percorribilità. Chiudo questa mia presentazione con il titolo di
un libro poi diventato anche un film di successo di Margaret
Mazzantini : Nessuno si salva da solo. Ecco credo che nella
situazione in cui ci siamo, nostro malgrado trovati, ogni
soluzione individuale, privata non è più sufficiente. Occorre
uno sforzo collettivo, pubblico. Abbiamo capito che ormai
soluzioni o formule magiche non esistono. Anche le iniziative
di incentivazione giovanile all’imprenditorialità, penso per
esempio all’ultima misura governativa “Resto al sud” della quale
io stesso sono uno dei referenti bancari accreditati presso
Invitalia che è l’agenzia degli investimenti governativa non ha
trovato l’ appeal sperato presso i nostri giovani. E’ necessario
riaccendere la speranza. Affermare che un altro destino è ancora
possibile. E’ necessario che ognuno di noi cambi il proprio
metro intorno a se senza più scuse o ritardi. Il pietismo, le
ragioni storiche, la questione meridionale, la loro semplice
analisi e rivendicazione non servirà a preservarci un giorno
dalla malinconia dei nostri affetti lontani. Dobbiamo reagire
qui, ora e subito.
Intervista con domande e risposte al dott. Gianfranco Ielapi
1) Gianfranco, in pochissime parole parlaci di te: quanti anni
hai, dove sei nato, dove ti sei cresciuto, formato e dove vivi
oggi.
Ho 42 anni sono nato e cresciuto a San Pietro a Maida ho fatto
gli studi superiori e qualche anno di università, mi sono
formato sulla strada lavorando e accumulando esperienze
temporaneamente vivo tra Maida e Jacurso.
2) Attualmente sei titolare di un gruppo societario che opera
nel settore industriale e commerciale sul mercato nazionale ed
europeo puoi descrivercelo? (aziende, localizzazione, n.
dipendenti, n, rappresentanti etc.)
Le mie due principali società di cui sono socio con mio
fratello sono la Europrofil e la ISAL, si occupano di produzione
la prima di canne fumarie in acciaio inox e grondaie e la
seconda di produzione di macchinari per la lavorazione delle
lamiere e di accessori per lattoneria. Siamo collocati in due
zone d’Italia la sede principale è quella di lamezia nella zona
industriale ed una seconda sede in provincia di Ravenna Massa
Lombarda vicino ad Imola complessivamente abbiamo di coperto
circa 10.000 mq a lamezia e 3000 a ML abbiamo complessivamente
una 70 di dipendenti e una 30 di agenti di commercio. i mercati
a cui ci rivolgiamo sono per la Europrofil quello delle
rivendite di materiali edili, grossisti e distributori e per la
isal gli artigiani lattonieri, piegatori e coperturisti.
3) Da quanto tempo sei in azienda?
Da sempre, da quando andavo alle elementari ricordo che volevo
tornare a casa per aiutare mio padre che faceva il fabbro e poi
ha iniziato con il montaggio delle grondaie.
4) Insieme a tuo fratello siete riusciti a portare l'azienda
da una dimensione artigianale ad una realtà industriale, quali
sono stati i maggiori ostacoli che hai incontrato nel tuo
percorso di crescita in Calabria ma anche nei mercati in cui ti
sei dovuto confrontare fuori regione? (trasporti, problemi
ambientali, burocrazia, diffidenza etc).
Ho sempre pensato che nella vita bisogna darsi degli
obbiettivi e portarli avanti combattendo a denti stretti perché
spesso la cosa più facile può diventare difficile l’importante è
risolvere il problema. Passare da una dimensione artigianale ad
una più grande ci vuole tempo, investimenti e sacrifici, spesso
mi sono trovato con porte chiuse in faccia solo perché ero
calabrese o meridionale ma ho continuato a credere in quello che
stavo facendo e sono ritornato a bussare dove mi avevano chiuso
la porta fino a quando l’hanno lasciata aperta. Altri ostacoli
la burocrazia e le istituzioni fanno la loro parte perché poco
snelle, i trasporti sono un problema infatti ci siamo attrezzati
con nostri automezzi perché spesso raggiungere con trasportatori
Sicilia Puglia Campania e altre Regioni dalla Calabria è un
problema mentre non lo è a scendere dal nord.
5) E' vero che incontri spesso difficoltà a trovare personale
qualificato? E il sistema scolastico, penso ai tanti istituti
industriali presenti, università che contributo danno? (tecnici
grafici, camerieri etc)
A volte diventa difficile trovare anche un semplice operaio,
figuriamoci specializzato o con esperienza del settore, seconde
me le scuole dovrebbero rapportarsi con tutte le aziende
presenti sul territorio e formare i ragazzi a seconda delle
varie esigenze, sono stato in una scuola alberghiera per
chiedere se ci fossero delle cameriere che volessero fare uno
stage formativo ad oggi non ho avuto nemmeno una telefonata.
5) Ci riferiscono che nonostante il tuo Gruppo sia tra i più
affermati in Calabria in termini di fatturato con una crescita
tra l'altro esponenziale negli anni, tu non sia iscritto ne a
Confindustria ne ad altre sigle sindacali degli industriali.
Perchè questa scelta di campo forte e controcorrente?
Penso che bisogna essere operativi e non speculativi, se le
associazioni presenti avessero voluto fare qualcosa per le
imprese lo avrebbero già fatto, anche perché sono fatte da
imprenditori ma evidentemente si sentono una casta protetta.
6) Hai mai pensato di andare via dalla Calabria?
Si ma per investire e replicare quello che abbiamo fatto nella
nostra terra per dimostrare anche noi come al nord abbiamo le
aziende e lavoriamo sodo per mantenerle e portarle avanti.
7) Cosa hai provato quando hai aperto lo stabilimento al Nord?
Pensare che i nostri conterranei, i nostri padri sono andati
proprio li a trovare la propria affermazione.
Aprire uno stabilimento al nord è stato il raggiungimento di
un obbiettivo che ci eravamo posti negli anni perché oggi per
essere competitivi bisogna dare servizio ancora siamo in fase di
start up ma devo dire che sono soddisfatto.
8) E' vero che i lavoratori del Nord sono più efficienti dal
punto di vista produttivo o è un luogo comune? E per quanto
riguarda l'abuso degli strumenti assistenziali (malattie etc)
come siamo messi?
Ti dico in azienda a lamezia ho una persona che ha lavorato al
Nord posso garantire che la mentalità è totalmente diversa dagli
altri. Da un anno abbiamo assunto personale del nord e devo dire
che le cose sono differenti sia a livello produttivo-qualitativo
forse perché sono abituati a stare in fabbrica e soprattutto a
mantenersi il posto di lavoro. Per quanto riguarda gli strumenti
assistenziali ti posso dire che al momento quelli del nord non
li hanno utilizzati.
9) Quanto ha contribuito nelle tue attività l'incentivazione
statale? Cioè le tue imprese sarebbero nate lo stesso?
Sicuramente sarebbero nate lo stesso ma forse con più
lentezza.
10) Ripensando alla tua esperienza quale è lo sbaglio più
grosso che hai commesso e invece l'azione/l'iniziativa di
maggior successo?
Se ripenso alle mie esperienze forse un solo sbaglio non c’è
mai stato ci sono stati sbagli che poi si sono trasformati in
successo questo si.
11) In una parola quale pensi sia la chiave del tuo successo?
(delega e scelta del meglio)
Penso che nella vita lavorativa bisogna avere molto sesto
senso e sensazioni per poter dare fiducia ai propri
collaboratori ai quali bisogna delegare e fidarsi in toto. Penso
anche che quando si vuole crescere bisogna investire nelle
risorse umane ricercando il meglio.
12) Come ho detto nell'introduzione, sei stato scelto come
testimonial di questo evento oltre che per la tua importante
testimonianza sopratutto perchè sei il protagonista di una
storia di successo immediato e importantissimo mi riferisco alla
Tenuta delle Grazie che si trova proprio a Curinga, ce ne vuoi
parlare? Perchè è andata cosi? Tutto previsto o solo fortuna
visto che non è neanche il tuo settore, il tuo core business?
Penso a
quando io e mio fratello siamo andati a vedere un rudere ricolmo
di erbacce che a malapena si intravedevano dei muri immerso
negli uliveti. La prima sensazione è stata quella di pace e
tranquillità poi abbiamo detto se non costa molto lo compriamo e
lo ristrutturiamo. Nel corso dei lavori ci è venuta l’idea di
fare una location per matrimoni esclusiva che in zona non c’era.
Allora abbiamo costruito quella che oggi è Tenuta delle Grazie.
Non essendo del settore della ristorazione ci siamo messi quasi
da parte e abbiamo cercato e parlato con il nostro attuale chef
Abbruzzino il quale ci ha confortato e consigliato su come
dovevamo iniziare è così abbiamo fatto. Siamo sempre alla
ricerca del meglio sia nei prodotti offerti che ne servizio
stesso.
13) Paolo VI in un'udienza del 1974 disse: L'uomo
contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri.
Ecco da testimone quale tu sei stasera quale consiglio concreto
potresti dare ai giovani che sono qui stasera in sala o ci
stanno guardando via streeming su FB? Un consiglio concreto e
pragmatico.
Non aspettare più, non rimandare il domani, agire qui ed ora,
non avere paura del fallimento, in America chi fallisce viene
incentivato a riprovarci nella nostra cultura è colpevilizzato,
non aspettare il contributo pubblico per lanciare un'idea ma
lanciare prima l'idea e poi vedere se esistono aiuti per
sostenerla, ogni giorno vengono giovani a chiedermi lavoro ma il
lavoro segue logiche occupazionali spesso non corrispondenti
alle esigenze del momento. Invito invece i giovani a muoversi e
bussare per chiedere consigli da chi ha un'esperienza da
condividere. Da me non è mai venuto nessuno a chiedermi un
consiglio, una mano a crederci o condividere un progetto. Ecco
il consiglio che voglio darvi è proprio questo: assillate le
istituzioni e i loro rappresentanti, esigete, combattete se
necessario, perchè come dice Fiorella Mannoia in una sua canzone
è una regola di tutto dell’universo chi non lotta per qualcosa
ha già comunque perso.
14) Stasera tra i relatori abbiamo il piacere di avere la
massima espressione dirigenziale Regionale, ecco a lui da
imprenditore e non tanto da amico, dovessi chiedergli qualcosa
come intervento pubblico cosa chiederesti?
Prima di tutto chiederei più informazione professionalità più
servizi più celerità nelle risposte, vorrei che invece di
controlli ci fosse tanta prevenzione anche perché secondo me
costa meno, vorrei che le istituzioni conoscessero le aziende le
andassero a visitare e ci parlassero basterebbe già questo per
iniziare a cambiare mentalità.
15) Per finire Gianfranco, come vedi le tue aziende fra 10
anni in Calabria?
Adriano Olivetti
diceva: una fabbrica che funziona in una società che non
funziona non serve a niente. Spero che le condizioni permangano
anzi migliorino perchè un'azienda non è mai slegata dal contesto
in cui opera, non vorrei che le scelte di restare di cui dicevo
prima non siano revocate questo punto per poter sopravvivere, io
sono un folle ottimista e so che il futuro è nostro, ci
appartiene e sarà sicuramente migliore del presente.
16) Grazie
(grazie a voi per l'opportunità)
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