Conclusa la missione popolare dei vincenziani
Curinga, 27 marzo 2017
Domenica 26 marzo si è conclusa
la missione popolare che i padri
vincenziani hanno guidato nella
nostra cittadina. La missione è
durata 10 giorni durante i
quali, tutte le realtà
associative, culturali,
politiche, ecclesiali e sociali
sono state coinvolte in maniera
diretta e fattiva. Particolare
attenzione è stata riservata ai
giovani, alle coppie, agli
ammalati, ai bambini, alle
comunità periferiche come le
frazioni della nostra montagna,
alle famiglie nelle cui
abitazioni si sono tenuti i
centri di ascolto coinvolgendo i
vicini ed il quartiere. Un
lavoro impegnativo anche per i
giovani della missione che hanno
avvicinato i coetanei della
nostra comunità nei luoghi dove
ci si ritrova, vivendo con loro
alcuni momenti insieme di
grande
empatia. Vorremmo ricordare
insieme al parroco don Pino
Fazio che ha voluto e
organizzato la missione, I padri
che hanno partecipato alla
missione e si sono prodigati con
l’ entusiasmo che li
contraddistingue: padre Paolo
Azara, responsabile della
missione, p. Mario, p. Stefano,
p. Mario, p. Agustin , p.
Francesco, suor Imma, suor
Alessandra, i giovani Antonio,
Barbara e tanti altri . Ad ogni
nome appartiene un volto, una
storia, sicuramente un momento
particolare, che ricorderemo con
affetto e gratitudine, per
quello che ci hanno dato
personalmente e che hanno
saputo offrire a tutta la
comunità curinghese.
Tratteggiare un resoconto dei 10 giorni della missione vincenziana è difficile ed arduo, ma quello che i padri hanno notato e sottolineato è che a monte delle tante belle e vive realtà che la nostra cittadina offre, manca un segno di unità, come se ognuno potesse fare da solo sganciato dalle altre realtà presenti. Visitando ammalati e persone anziane sono emerse alcune situazioni di emarginazione , dovuti alla solitudine e alle difficoltà anche fisiche colmate in parte da parenti che potrebbero dedicare qualche ora in più del loro tempo. Nonostante alcune criticità l’ impressione è stata positiva soprattutto nella capacità di accoglienza e di disponibilità. Lati positivi che comunque vanno curati e proiettati a lungo termine. Il cammino di una comunità ha bisogno di costanza e impegno continuo . La missione appena terminata ha tracciato un solco, ha risvegliato qualche entusiasmo sopito, ha proposto senza imporre. Ora tocca a noi; è tempo di muoversi , possibilmente insieme, per rinnovare un cammino percorso a marcia ridotta, ingranando la marcia del rinnovamento personale con i tanti impegni che la nostra comunità dovrà affrontare, ma con un nuovo entusiasmo frutto di questi straordinari 10 giorni di missione .
Cesare Natale Cesareo
Missione Popolare Vincenziana a Curinga intervista a padre Paolo Azara