Fragole di Acconia, un tesoro calabrese
Sabato 27 maggio
Curinga, 18 maggio 2017
(ANSA) - CURINGA (CATANZARO), 28 MAG - E' nella
piana di Lamezia Terme, ad Acconia di Curinga,
il "posto delle fragole", in Calabria. Un
distretto agricolo di fatto - merito anche di
condizioni favorevoli come natura e microclima -
dove ogni anno vengono prodotte oltre 20 mila
tonnellate del frutto che appartiene alla
famiglia delle rosacee. E dove, inoltre, vengono
condotti studi e ricerche sperimentali in
materia di rinnovamento varietale e di
innovazione produttiva.
Sono circa 250 gli ettari di terreno
coltivato a fragole in questo angolo di
Calabria, che danno lavoro a circa duemila
addetti. Il 70% della produzione locale prende
la strada dei mercati del nord dove il prodotto
è molto richiesto e apprezzato, mentre un quinto
circa varca anche i confini esteri.
Anche per questo ad Acconia, alla fragola,
regina della primavera, viene dedicata una festa
in piazza tra degustazioni e approfondimenti. Un
appuntamento - animato dal Comune, dalla
Proloco, dalla Confederazione italiana
agricoltori e dalla Camera di Commercio di
Catanzaro - che si è affermato tra gli eventi
più seguiti del periodo primaverile.
Dotate di un buon contenuto calorico, a
ragione dell'elevato tenore zuccherino, le
fragole rappresentano una eccellente fonte di
vitamina C (50% più delle arance) e di
flavonoidi, come gli antociani, con spiccate
caratteristiche anti-infiammatorie.
Noto e apprezzato sin dal tempo dei Romani,
il piccolo frutto rosso, era conosciuto per la
delicata fragranza, da cui il nome latino di "fragaria".
La fragola, nei secoli a seguire, compare negli
orti di Francia come pianta ornamentale mentre
nel XVI secolo si affermano le sue qualità
benefiche. Per arrivare alla coltivazione
intensiva, bisogna giungere alla seconda metà
del XVIII secolo, con un ulteriore balzo in
avanti nel XIX, grazie all'introduzione della
specie americana e la creazione di numerosi
ibridi.
Oggigiorno le fragole, oltre che consumate
fresche, restano ingrediente principale di
gelati, granite, marmellate, frappé, dolci,
macedonie e torte, senza dimenticare, però, che
l'utilizzo in gastronomia (risotto) non pare
avere limiti.
Ad Acconia e nella Piana di Lamezia,
comunque, la coltivazione delle fragole ha
prodotto negli ultimi decenni un considerevole
impatto sia da un punto di vista economico che
occupazionale. Adesso, l'obiettivo principale,
per quanti guardano all'ulteriore valorizzazione
del prodotto, è il riconoscimento del marchio di
qualità. Un traguardo raggiungibile.
(ANSA).