Un' affluenza continua di folla dall' intreland
Per saperne di più sull' Origine , la storia del Santuario e della particolare devozione dei fedeli
Curinga, 00 luglio 2017
Come ogni anno la Madonna della Grazia, tra l' 1 e il 2 luglio, raccoglie attorno a se migliaia di fedeli che giungono da Curinga , Acconia e tutti i paesi che gravitano intorno a questo antico Santuario circondato da uliveti secolari.
Il Parroco don Pino Fazio ha accolto i tanti sacerdoti provenienti dalle tante parrocchie della diocesi, che con la loro presenza hanno voluto onorare la Madonna dispensatrice di Grazie e madre del Piccolo Gesù che tiene tra le braccia e mostra ai fedeli; tra loro abbiamo notato: Tommaso Boca, don Pino Fazio , don Antonio Astorino , padre Franco Granata , don Franco Decicco , don Angelo Cerra , don Franco Decicco e tanti altri.
Particolarmente gremita la Santa Messa della notte tra l’1 e il2 la Santa Messa della. Tanta la gente, che come sempre ha vegliato tutta la notte, nell' attesa dei gruppi che giungevano a piedi dai centri vicini. Una festa che da secoli è nel cuore dei curinghesi e che dimostra la solida e antica vocazione mariana di Curinga,
Cesare Natale Cesareo
Per quanti non conoscono la storia di questa chiesa proponiamo queste notizie tratte da "Curinga -Colori Profumi e Luoghi da Scoprire " Ed. www.curinga-in.it - 2009
Chiesa de “la Grazia”
Ai piedi del Bosco Rizzello in zona S. Maria esiste la chiesa denominata «La Grazia». Questafaceva parte di un antico Cenobio denominato di S. Maria delle calcare, nome derivato da alcune fornaci esistenti in quei pressi per la produzione della calce. Il complesso viene fondato presumibilmente intorno al 1531. Il Fiore in «Calabria Santa» parlando della comunità religiosa del Cenobio dice: «Professava la regola di S. Agostino; rimane disciolta nel 1653. La duchessa Ippolita Ruffo moglie di Nicola Ruffo ricostruì la chiesa delle Grazie l’anno del terremoto 1783».
Padre Francesco Russo «La diocesi di Nicastro» a pag. 162 scrive: «Papa Innocenzo X con la costituzione Instaurandae disciplinae regolaris del 15 ottobre 1652 con la quale sopprimeva le case religiose non formate cioè con meno di sei membri ... Nella diocesi di Nicastro furono chiuse una quindicina di case religiose e fra queste quella degli Agostiniani di Curinga». Gioacchino Murat firmò il Decreto del 1809 che soppresse le corporazioni religiose incamerandone i beni. In seguito a questa disposizione i pochi conventi superstiti riaperti durante la Restaurazione, furono nuovamente soppressi in tutta la Calabria e fra questi S. Maria delle Grazie di Curinga degli Agostiniani.Nell’interno si notano resti di tombe, dove si suppone siano stati sepolti i patrioti caduti nella battaglia detta delle Grazie durante gli scontri fra Nazionali e Regi avvenuto il 27 giugno 1860 fra i due ponti Torrina e La Grazia sulla strada Nazionale.
Il giorno due luglio di ogni anno, in detta chiesa si festeggia solennemente la Madonna della Grazia con affluenza di molta gente. Da Curinga e dai paesi limitrofi molti fedeli giungono in pellegrinaggio a piedi raggiungendo la chiesa nel cuore della notte e restando per la veglia di preghiera fino al mattino successivo. Interessante la tradizione che vuole che le mamme in attesa o con bambini piccoli, portino una vestina al Bambino Gesù in braccio alla Madonna. Fino a qualche anno fa la vestina veniva fatta indossare al bambinello e poi ripresa,dopo aver lasciato un’ offerta, per chi ne era sprovvisto poteva essere acquistata in chiesa. Ora come allora l’indumento viene portato a casa e fatto indossare ai neonati della propria famiglia.