Curinga, 01 marzo 2015
...un
attento operatore
dell'informazione dovrebbe
sapere che l'autorità
competente, nella specie il
Comune di Curinga, ha già
diramato da fine gennaio un
pubblico avviso con il quale
rendeva edotti i cittadini delle
risultanze degli esami volti
alla ricerca del gas radon
nell'acqua pubblica,
la cui presenza non ha
nulla a che vedere con la
potabilità della stessa,
tanto che l' ASP di Catanzaro,
interpellata dall'Ufficio
Tecnico Comunale, ha confermato
l'inconferenza della presenza di
gas radon con la potabilità
dell'acqua. Dalla lettura
dell'avviso pubblico risulta
evidente la tempestiva attività
dell'Ente - primo e unico in
Calabria, questa si notizia da
diffondere, a richiedere tali
accertamenti - che si è
immediatamente premurato di
disporre ulteriori indagini,
nonostante non sussistano
normative di riferimento per
poter considerare pericolosa la
presenza di radon
nell'acqua, proprio per la
tutela massima della
collettività. Attualmente sono
stati già prelevati ulteriori
campioni di acqua dall'ARPACAL
che, su mandato
dell'Amministrazione, li ha
inviati all'ARPA Basilicata
unica nel Sud ad avere gli
strumenti necessari alle analisi
richieste.
Saluti
Patrizia Maiello
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COMUNE DI CURINGA
(Provincia di Catanzaro)
IL SINDACO
Premesso che:
- l’Amministrazione Comunale, con nota n. 1099 del 14.01.2014, ha richiesto al Laboratorio Fisico Ettore Majorana – Dipartimento Arpacal di Catanzaro – un piano di attività per i monitoraggio delle radiazioni ionizzanti e non da realizzare nel territorio comunale con l’intento di indagare su alcuni fattori di rischio per la salute della popolazione;
- che, con Delibera n. 19 del 06 febbraio 2014, la Giunta Comunale aderiva al Piano di attività predisposto dal suddetto Laboratorio, che prevede la misurazione della radioattività ambientale ed il gas radon negli ambienti di vita e i livelli di campo elettromagnetico generato dalle sorgenti presenti come gli impianti per la radiotelefonia e TV, linee per la distribuzione dell’energia elettrica ed impianti per la trasformazione dell’energia elettrica.
AVVISA CHE
l’ARPCAL (Agenzia Regionale Protezione Ambiente della Calabria ) ha trasmesso i primi dati del monitoraggio ambientale (report semestrale progetto “Le radiazioni di Curinga”), elaborato dal predetto Laboratorio, dal quale risulta che:
1- I valori di misura dei livelli di campi elettromagnetici nel territorio di Curinga sono ben al disotto dei limiti previsti dalla norma di specie. A dimostrazione l’ARPCAL ha allegato un prospetto con la misurazione dei campi elettromagnetici a bassa e alta frequenza, in vari posti:
2- l’acqua prelevata nel territorio comunale e destinata al consumo umano (prelievi Fonte Zecca, fontana Gornelli, fontana Madonna del Soccorso, Curinga centro Villa Comunale, C.da Iancarella) sono prive di radon tranne la sorgente in loc. Samboni che può essere definita una Sorgente Naturale di acqua, dove insistono valori molto interessanti di concentrazioni di attività di radon.
Il radon 222 è un gas nobile d’origine naturale presente in modo ubiquitario ed in quantità relativamente elevate nella crosta terrestre. Allo stato, malgrado non vi sia alcun obbligo normativo per il Comune circa la misurazione diretta della concentrazione di radon, poiché l’obiettivo primario dell'Amministrazione è la salvaguardia da eventuali rischi della salute dei cittadini, con Delibera di Giunta n. del 27/01/2015, è stato dato mandato all’Ufficio Tecnico di disporre ulteriori analisi ed approfondimenti al fine di valutare l’utilizzo dell’ acqua della fonte in località Samboni.
Il SINDACO Ing.Domenico Pallaria
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Ringraziamo il vicesindaco della risposta tempestiva che ci ha inviato. I cittadini erano preoccupati non tanto per il Raom, che come dice il documento, che ci ha inviato la dott/ssa Maiello, è presente solo a Samboni. Il documento in realtà non quantifica quanto radom è presente. Il documento si limita a dire "valori molto interessanti" ; i valori di riferimento europeo sono "La Raccomandazione 928/01 della Comunita' Europea suggerisce quindi che le acque destinate a consumi umani siano caratterizzate preferibilmente da concentrazioni minori di 100 Bq/litro e che non superino i 1000 Bq/litro."
Alcuni cittadini erano solo preoccupati, che l' acqua, in alcuni momenti risulta sporca e lascia nei fondi dei contenitori una patina poco rassicurante. Quindi la richiesta era semplicemente se l' acqua è potabile o meno.
Cesare Natale Cesareo