Curinga, 28 gennaio 2015
L'attore Gianni Rosato ha avuto tra i suoi insegnanti alcuni dei grandi maestri del cinema italiano come Giancarlo Giannini e Ricky Tognazzi
Gianni Rosato venne scoperto dal regista Giulio Base che lo volle nel cast del film L’Inchiesta, e da allora diversi i ruoli da lui interpretati per la televisione e il cinema
28/01/2015, 15:47 | Musica e spettacolo
Simpatico,
cortese, grintoso e con una
buona preparazione artistica,
ecco alcune delle
caratteristiche dell’attore
Gianni Rosato. Scoperto, mentre
lavorava come cameriere in un
ristorante di Roma, dal regista
Giulio Base che lo volle nel
cast del film L’Inchiesta.
Diverse le sue partecipazioni
tra cinema, spot pubblicitari,
teatro e fiction, tra cui Il
Giudice Meschino, Modalità
Arbitraria, Che Dio ci aiuti
etc. Gianni ha frequentato il
Centro Sperimentale di
Cinematografia diretto da
Giancarlo Giannini, per poi
intraprendere gli studi nella
Scuola di Cinema e Teatro
Actor’s Planet di Rossella Izzo.
Rosato, è un attore cui piace
relazionarsi col pubblico, e si
dimostra sempre socievole con le
persone.
Vieni notato dal regista Giulio
Base che ti propone di fare un
provino per il film
“L’Inchiesta”, racconta di come
è avvenuto il vostro incontro?
Lavoravo come cameriere in un
ristorante di Roma per quadrare
il bilancio, e fui notato da
Giulio Base che si trovava lì
come cliente. Mi disse che mi
avrebbe fatto contattare, e
alcuni giorni dopo, mi chiamò l’Italian
International Film invitandomi a
recarmi da loro per un provino.
Venni scelto, e partì col cast
verso la Tunisia per le riprese
del film.
Un cast d’eccezione?
Sì un bel cast da Ornella Muti a
Dolph Lundgren, Max Von Sydow,
Monica Cruz, e Daniele Liotti.
E' stato piacevole scoprire che
molti attori che vengono
reputati altezzosi o
presuntuosi, siano invece delle
persone semplici.
L’attore o l’attrice con cui
avevi più affinità?
Sicuramente Max Von Sydow.
Teatro, cinema o televisione, in
che ruolo ti senti più a tuo
agio?
Mi piace spaziare tra il teatro
il cinema e la televisione.
Comunque se potessi scegliere
cinema e televisione.
Escludi il teatro?
Secondo me a teatro arriva di
più il lavoro dell’attore,
mentre nel cinema e nella
televisione prevale il lavoro di
gruppo, che è quello che
prediligo.
Come ti relazioni col pubblico?
Bene anche perché per il lavoro
che faccio, è fondamentale
relazionarsi in maniera
amichevole col pubblico, perché
tanto dipende da loro, e poi mi
gratifica che la gente apprezza
quello che faccio.
In quale ruolo preferisci
recitare?
Ho fatto diversi ruoli, e devo
dire che mi diverte la
possibilità di essere versatile.
Che cosa intendi dire con
versatile?
Vuol dire avere più ruoli e
avere la possibilità di fare
cose diverse.
Cosa non sopporti a livello
lavorativo?
Non sopporto quando un attore
che è famoso arriva sul set e
per un motivo banale, non vuole
girare, e non ha quindi rispetto
per gli altri professionisti, i
tecnici, e tutti quelli che si
trovano sul set.
Ti è capitato di avere a che
fare con qualche attore che ha
fatto un po’ troppo il divo?
Si mi è capitato di lavorare con
un’attrice, di cui non faccio il
nome, che non ha avuto alcun
rispetto per chi si trovava sul
set.
Cioè?
È arrivata sul set, e a un certo
punto ha iniziato ad arrabbiarsi
dicendo che non avrebbe girato
se non le avessero procurato una
determinata bevanda.
Quindi?
Non abbiamo girato, perché
stavamo fuori Roma e non era
fattibile procurare la bibita, e
questo vuol dire non avere
rispetto del cast tecnico e
artistico che lavora.
Un tuo pregio?
Sono troppo determinato.
Un difetto?
La mia eccessiva determinazione
a volte mi porta a non
considerare quelli che
potrebbero essere gli effetti
collaterali.
Come ti definisci in una parola?
Estroso
Chi è il tuo modello?
Sicuramente Ricky Tognazzi e
Giancarlo Giannini, che sono
stati i miei insegnanti, e ho
quindi avuto modo di lavorare
con entrambi.
Hai frequentato la Scuola
Nazionale di Cinema di Cinecittà
diretta da Giancarlo Giannini?
Sì e con Giancarlo Giannini al
Centro Sperimentare ho avuto
modo di lavorare in un
cortometraggio di Sergio Rubini.
Come è Giancarlo Giannini?
È una persona straordinaria io
lo definisco “pane e nutella”
perché è buono come il pane e la
nutella. Lui fa un lavoro
individuale e ha un iter
lavorativo diverso per ogni
singolo allievo col quale lui si
confronta.
Hai frequentato la Scuola di
Cinema e Teatro Actor’s Planet
di Rossella Izzo, e lì che hai
conosciuto Ricky Tognazzi?
Sì.
Frequentare l’Accademia di
Rossella Izzo, ti ha insegnato
tanto?
Sì gli insegnanti si mettono a
disposizione degli allievi,
facendo un lavoro soggettivo su
ognuno.
Vi confrontavate con i registi
professionisti?
Esattamente, e capitava che
alcuni fossero scelti per
interpretare dei ruoli in alcuni
film.
L’Accademia da quello che dici
da delle opportunità a livello
lavorativo?
Sì infatti sono stato chiamato
da Rossella Izzo per fare da
assistente a Stefano Reali
durante le lezioni, e fu lui che
mi propose un copione in teatro
dove avrei dovuto aiutarlo alla
regia.
Chi sono i docenti?
Rossella Izzo, Ricky Tognazzi,
Federico Moccia, Fausto Brizzi,
Marco Mattolinni, Stefano Reali,
Monica Scattini, Leone Pomucci,
Fioretta Mari, Mauro Menicocci,
Myriam Catania.
Vuoi dare un consiglio a chi
vuole intraprendere questo
mestiere?
È un lavoro dove ci vuole tanta
umiltà.
L’attore Gianni Rosato durante l’intervista ha dimostrato umiltà, semplicità e simpatia.
Desirè Sara Serventi
Tratto da: www.notizienazionali.net