Da Nocera a Curinga 30 esercenti balneari presentano esposto per il mare sporco
Curinga, 00 luglio 2014
Vittorio Paola, in qualità di presidente zonale di Confesercenti, lamenta che «i titolari degli lidi e degli stabilimenti balneari della costa lametina che va da Nocera a Curinga sono sul piede di guerra, per le condizioni pessime della balneabilità delle acque, nonchè per come vengono tenute le spiagge, accessi, immondizia e altri servizi. Oltre 30 operatori hanno sottoscritto un esposto/denuncia affidata all'associazione di categoria Fiba».
Gli operatori fanno principalmente riferimento ad un esposto/denuncia presentato presso la Procura della Repubblica di Lamezia Terme il 29 ottobre del 2009 cui evidenziavano «le grandi irregolarità degli scarichi abusi nelle acque marittime e del grave danno economico conseguente, allegando una serie di documenti fotografici e stralci di alcuni quotidiani locali che documentavano l' impossibilità della balneazione per lunghi periodi. Le notizie di questi giorni dell'azione coordinata delle Procure di Lamezia,Vibo e Paola, non fanno altro che confermare una situazione della depurazione e degli scarichi lungo i fiumi che desta molto allarme, nè valgono le rassicurazioni che vengono da più parti. Quando lungo nei primi cento metri dalla riva c'è una striscia marrone con schiume di diversi colori e galleggiamenti di rifiuti, la gente se ne torna a casa e gli operatori ne pagano le conseguenze economiche, di mancati incassi, mentre restano intatti i pagamenti dei canoni di concessione demaniali e costi fissi delle strutture e tasse varie».
Gli esercenti propongono di «reiterare presso la Procura di Lamezia nuovamente l'esposto denuncia verso ignoti, di istituire un tavolo di crisi con la Prefettura, di chiedere alla regione Calabria risarcimento e l'annullamento dei canoni demaniali o quantomeno una drastica riduzione degli stessi vista l'impossibilità di poter avere una stagione balneabile da tantissimi anni».