Nuovi Attila , nuovi flagelli di Dio.
Curinga, 30 giugno 2014
“Un insediamento degli Eremitani di S. Agostino S. Maria
della Grazia (XVI sec.). Scavi
recenti hanno riportato alla
luce, alla fine degli anni
ottanta le fondamenta di un
edificio a pianta rettangolare
che definiscono un area di poco
inferiore a quella occupata
dalla chiesa. La costruzione si
sviluppa in direzione sud-ovest
prosecuzione del vano addossato
all’ abside e perpendicolarmente
all’ asse della chiesa.
Negli scavi sono affiorati frammenti di ceramica di vario tipo che sono stati ammassati accanto ai resti delle fondamenta. pag 149 di “Geografie verticali Edizioni Qualecultura – Jaca Book -2001” “
Tutto questo ora non esiste più !!! . spianato per sempre per far posto ad uno sterile e inutile parcheggio, programmato per essere affogato in un mare di cemento al posto del secolare rigoglioso uliveto, che custodiva vestigia della nostra storia e della storia del monachesimo calabrese. Potremo aspettarci di tutto dagli intellettuali che hanno immaginato e realizzato la grande opera di modernizzazione, anche lo spianamento del Sant’ Elia Vecchio per ampliare lo spazio antistante e magari realizzare un bel prato all’ inglese; o ancora più meritoria sarebbe cancellare le Terme Romane ad Acconia, per poter far costruire altre abitazioni abusive o realizzare un’ elegante serra per pomodori. Siamo in ansiosa attesa per vedere, finalmente, ancora qualcosa di nuovo in questa terra baciata dall’ ottusità.
Cesare Natale Cesareo
Ps: Il nostro oltre ad essere un paese baciato dall’ ottusità, è anche la cittadina dove proliferano le associazioni culturali a tutela dell’ ambiente, dei beni culturali e della grande tradizione enogastronomica. …Grazie di esistere…!!