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Curinga, 19 maggio 2013

 

 

COMUNE DI CURINGA

Provincia di Catanzaro

  Prot. N.

Spett.le

            Commissario Straordinario

            SEDE

 

E p.c.   Corte dei Conti

            Sezione Regionale di Controllo

            per la Calabria

            Via F. Crispi

            88100 Catanzaro

 

OGGETTO: Art. 4, comma 4, D. Lgs. 149/2011. Relazione di mandato.

 

RELAZIONE DI FINE MANDATO

 

La presente relazione di “fine mandato”, resa dallo scrivente nella duplice veste di Segretario Comunale dell’Ente e di Responsabile dell’Area Finanziaria ai sensi dell’art. 4, comma 4, del D. Lgs. 149/2011, concerne un arco temporale di quattro anni circa, che può essere ricondotto in parte all’attività dell’Amministrazione Comunale proclamata eletta in data 8 giugno 2009 a seguito delle consultazioni del 06 e 07 giugno 2009 e, in parte, senza soluzione di continuità, alla gestione commissariale nominata a decorrere dal 12 giugno 2012 a seguito alle dimissioni ultra dimidium di nove consiglieri comunali che di fatto hanno determinato la caducazione del Sindaco e lo scioglimento anticipato dell’organo consiliare. Il periodo di che trattasi vedrà il suo termine con le prossime elezioni amministrative già fissate per il prossimo 26 e 27 maggio. La relazione concerne, quindi, i risultati e gli aspetti più significativi degli esercizi finanziari dal giugno 2009 al maggio 2013.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

In esito alle consultazioni amministrative del 6 e 7 giugno 2009 è stato eletto Sindaco l’Ing. Domenico Maria Pallaria. L’organo consiliare è stato così composto: Bruno Depace, Giuseppe Mazza, Antonio Muscimarro, Barbara Ornella Serratore, Roberto Sorrenti, Nunziato Francesco Bianca, Giuseppe Frijia, Domenico Mazzotta, Raffaele Perugino, Natalino Pileggi, Giuseppe Vasta (maggioranza) - Rocco Pellegrino (dapprima minoranza, poi transitato nella maggioranza), Veneranda Calvieri, Domenico Michienzi, Margherita Perugini e Maria Sorrenti (minoranza).

 

2009

2010

2011

2012

Numero sedute

5

12

7

3

Numero delibere adottate

27

63

39

10

 

 

LA GIUNTA COMUNALE

L’organo esecutivo ha avuto una prima composizione a far data dal 18 giugno 2009 nelle persone dei Sigg.: Ing. Domenico Maria Pallaria (Sindaco), Bruno Depace (Vicesindaco), Giuseppe Frijia, Giuseppe Mazza, Domenico Mazzotta, Natalino Pileggi, Roberto Sorrenti. In data 08 giugno 2010 si sono registrati taluni avvicendamenti con l’uscita dalla Giunta dei Sigg. Giuseppe Frijia, Natalino Pileggi e Domenico Mazzotta, nonché con l’ingresso, in loro sostituzione dei Sigg. Antonio Muscimarro, Barbara Ornella Serratore e Massimiliano Currado. Un ulteriore rimpasto, a far data dall’aprile 2011, ha comportato l’uscita dalla Giunta di Massimiliano Currado,  Bruno Depace e Giuseppe Mazza, rimpiazzati da Daniela Gullo, Giuseppe Frijia e Domenico Mazzotta.

 

 

2009

2010

2011

2012

Numero sedute

18

34

31

13

Numero delibere adottate

97

174

202

57

 

A seguito della dimissione contestuale di nove consiglieri comunali è stato nominato il Commissario Prefettizio nella persona della dott.ssa Maria Adele Maio e del Subcommissario Dott. Aldo Calandriello, che con successivo Decreto Ministeriale sono stati nominato Commissari Straordinari dell’Ente

ATTI DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO

 

2012

2013

Numero sedute

7

6

Numero delibere adottate

29

14

 

ATTI DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO CON I POTERI DELLA GIUNTA

 

2012

2013

Numero sedute

15

14

Numero delibere adottate

65

42

 

DOTAZIONE ORGANICA

categoria

 

A

9

B

6

B3

1

C

13

D

3

 

 

TOTALE

32

 

Si rappresenta che nel periodo di riferimento della presente relazione si sono registrate n. 5 cessazione dal servizio, nonché l’assunzione di n. 4 operai per stabilizzazione LSU (3 full time ed 1 part time) e l’acquisizione del contratto per mobilità volontaria d n. 3 unità provenienti da altra P.A.

La politica del personale è stata fortemente condizionata dalla normativa assai stringente per i Comuni sottoposti al Patto interno di Stabilità. La necessità di contenere questa tipologia di spesa, unitamente a quella di dotare l’Ufficio Tecnico comunale di un’unità dirigenziale per la gestione dei Lavori Pubblici e dell’Assetto del Territorio, ha indotto l’Amministrazione ad attivare una convenzione con altro Ente – il Comune di Soveria Mannelli – per la gestione associata del Segretario Comunale nonché, per altro verso e nella pratica impossibilità di bandire un pubblico concorso, a ricorrere ad un professionista esterno ex art. 110 del TUEL per la copertura di un posto, part time, di Responsabile dell’Area Tecnica - Assetto del Territorio.

L’Amministrazione, in vero, ha istituito, per poco più di un anno, l’Ufficio di Staff del Sindaco a supporto dello stesso Ufficio Tecnico, oggettivamente carente di personale a fronte della grossa mole di lavoro di cui risultava investito.

La procedura di mobilità volontaria ha opportunamente rafforzato l’organico in uffici cardine dell’Ente (amministrativo e finanziario), consentendo in tempo utile un avvicendamento senza alcun trauma con i dipendenti di volta in volta cessati dal servizio.

 

 

La presente relazione è stata redatta tenendo conto delle principali attività normative ed amministrative svolte durante il quadriennio, così come disciplinate dalla normativa sopra citata, ponendo l’accento sui seguenti aspetti:

a) Sistema dei controlli interni ed esiti di tali controlli;

b) Eventuali rilievi effettuati dalla Corte dei Conti;

c) Azioni intraprese dall’Ente per assicurare il rispetto dei saldi di finanza pubblica programmati e stato di convergenza verso i fabbisogni standard;

d) Situazione finanziaria e patrimoniale dell’Ente anche con riferimento alla gestione degli enti controllati;

e) Azioni intraprese per il contenimento della spesa e stato di convergenza verso i fabbisogni standard;

f) Quantificazione della misura dell’indebitamento complessivo del Comune.

 

PREMESSA.-

Prima, tuttavia, di scendere nel dettaglio dei singoli aspetti sopra elencati, pare, allo scrivente, opportuno rimarcare una premessa metodologica del presente “rendiconto”, che è, a un tempo, la chiave di lettura ineludibile delle problematiche dell’Ente sulla strada – peraltro non facile – di un possibile risanamento finanziario.

Il punto di svolta, nel quadriennio di che trattasi, per affrontare con serietà i nodi, spesso sommersi, che legavano l’Ente in uno stato di sostanziale impasse finanziaria, è stato rappresentato dalla deliberazione consiliare n. 33 del 18 ottobre 2011. Con questo provvedimento amministrativo l’organo consiliare ha perseguito senza tentennamenti la strada dell’emersione del debito come la sola che potesse condurre ad un razionale percorso di risanamento.

Appare utile chiarire cosa abbia significato, in quel momento, sostenere la “tesi dell’emersione”. Già l’anno precedente, in vero, lo stesso Consiglio Comunale aveva proceduto al riconoscimento di talune situazioni debitorie ai sensi dell’art. 194 del D. Lgs. 267/00. Non solo: ma a fronte di taluni ingenti debiti – specie col Commissario delegato per l’emergenza ambientale (anni 2007, 2008 e 2009) – l’Ente aveva convenuto col creditore una serie di Piani di rientro. Senonché quella deliberazione consiliare, specie al fine specifico di supportare tali Piani di rientro, aveva proceduto alla ricostituzione di carenti partite residuali, per un ammontare superiore ai 340.000 Euro, inerenti le tre annualità sopra riportate in materia di ambiente, nonché il debito SORICAL e quello con ASI CAT in materia di depurazione. Si è trattato di un passaggio fondamentale per dare copertura ai Piani di Rientro, che, alla data odierna, peraltro, ha reso possibile la richiesta di anticipazione di liquidità alla Cassa Depositi e Prestiti ai sensi del D.L. n. 35/2013, che, in parte qua, ha riguardato quelle stesse voci di debito.

Ma la deliberazione sopra menzionata, nella quale si è proceduto al riconoscimento di ulteriori debiti fuori bilancio ex art. 194 del D. Lgs. 267/00, rappresenta un crocevia anche per il ‘non deliberato’, ossia per tutte quelle situazioni debitorie, debitamente relazionate nel corpo dell’atto deliberativo, per le quali si profilava una soluzione transattiva (il debito da sentenza con l’Istituto diocesano per il sostentamento del clero o il debito accumulato per le prestazioni professionali dell’avv. Sorrenti) o l’ennesimo Piano di Rientro (ad esempio, quello, ingente, con Lamezia Multiservizi S.p.A.).

Nella sua conformazione, per così dire ‘in progress’, quella deliberazione rappresentava con tutta evidenza un primo tassello di un percorso in salita, che esigeva senza indugio misure congrue per evitare la paralisi di un dissesto finanziario.

La ricostituzione dei residui, tuttavia, non bastava, a fronte della cronica carenza di liquidità, vieppiù accentuata dalla convergenza, per ciascuna mensilità, delle rigide scadenze cadenzate dai Piani di rientro. L’incidenza sulla cassa dell’Ente delle rate mensili, in vero, determinava una sostanziale paralisi sul pagamento della spesa corrente e della competenza di esercizio, comportando, in taluni casi, una situazione apparentemente senza ritorno: al punto che l’Ufficio Finanziario dell’Ente  stava considerando la prospettiva di una rinegoziazione del debito (circostanza andata ad effetto, ad esempio con SORICAL S.p.A.) finalizzata a conseguire una rata mensile complessivamente più sostenibile per l’Ente.

Il quadro sopra descritto s’inseriva all’interno di una trama normativa caratterizzata da un progressivo decremento (fino alla scomparsa) dei trasferimenti erariali e dal susseguirsi incessante di molteplici Leggi di Stabilità (cinque in un solo anno), vere e proprie misure anti-crisi volte a fronteggiare la grave situazione della finanza pubblica a livello del Governo centrale. La conseguenza più immediata di siffatta sequenza di legislazioni speciali si riverberava sull’asprezza dei vincoli del Patto interno di stabilità, specie quando, a livello regionale, questo non era assistito dal cd. Patto regionale verticalizzato, volto a dare sollievo alle spese di investimento dei singoli Enti.

La mancata regionalizzazione del Patto, contrariamente alle previsioni – la Regione Calabria è stata una delle poche Regioni d’Italia a non attivare, nel 2010, tale beneficio per gli Enti Locali – ha determinato, in sostanza, nello stesso 2010, lo sforamento dal saldo obiettivo del Patto interno di stabilità a fronte di spese di investimento che hanno pesato in maniera decisiva sullo sbilanciamento del Patto medesimo: un Patto, come si sa, a competenza mista, in cui, sul fronte degli investimenti, incidono le riscossioni ed i pagamenti, quale che sia il loro esercizio di riferimento. Un incidente di percorso, questo, rilevato in maniera postuma dalla Sezione Regionale di controllo della Corte dei Conti per la Calabria, inducendo il MEF a sanzionare l’Ente ai sensi di legge con effetto sul Bilancio di Previsione 2013.

L’Ente, nel frattempo, aderiva alla costituenda Unione dei Comuni, denominata “Monte Contessa”, anche al fine di contenere ed ottimizzare i costi dei servizi pubblici; procedeva ad una razionale distribuzione della spesa pubblica, operando vistosi tagli su voci di bilancio improvvisamente inattuali in una dinamica di generale contenimento; istituiva l’imposta di soggiorno per finanziare talune spese di qualità, nell’ottica della promozione del territorio, altrimenti non più sostenibili. Tra alterne vicende di carattere politico-amministrativo, rimaneva centrale il problema della sostenibilità della spesa e dell’esposizione debitoria. E, soprattutto, era sempre più vistosa la carenza di liquidità, nonostante tutti gli sforzi per marginalizzare le sacche di evasione tributaria ed extratributaria. Il decreto cd. “salva imprese”, allargando le maglie dell’anticipazione di tesoreria e consentendo la richiesta di anticipazione di liquidità per i debiti, anche correnti - certi, liquidi ed esigibili al 31.12.2012 - ha rappresentato una chiara opportunità che, ottemperando ad ogni procedura, si è cercato di cogliere: in attesa di conoscere, a breve, le determinazione di CDP in ordine al prestito trentennale al tasso agevolato del 3,60%. Lo scrivente, in uno col Commissario Straordinario, ha richiesto un’anticipazione di liquidità a CDP per € 2.500.000,00. Non è la soluzione dei problemi dell’Ente, ma potrebbe rappresentare, in caso di accoglimento anche parziale della richiesta di prestito, un chiaro aiuto sulla strada della ‘normalizzazione’ dell’Ente medesimo.

Nello scrivente, alla luce del difficile percorso intrapreso, caratterizzato da negoziati spesso angolosi e dallo spettro dell’insostenibilità, rimane il convincimento che sia stato giusto, nel quadriennio, ricondurre le prospettive del dissesto finanziario – e delle sue devastanti conseguenze sulla cittadinanza e sullo stesso Ente – solo ad un’extrema ratio, di fatto mai esercitata, da perseguire unicamente dopo il fallimento di tutte le strade alternative, tentate, sovente con fatica, per risalire la china senza traumi.

Il sottoscritto ritiene che il risanamento rappresenti l’obiettivo più qualificante del quadriennio e, pur non potendosi etichettare come risultato raggiunto, nondimeno è possibile dare atto di un positivo percorso attivato in uno con una stretta sulle riscossioni. Le entrate tributarie ed extratributarie, in vero, rappresentano, nell’odierna panorama di graduale implementazione del federalismo fiscale, la fonte ineludibile delle risorse dell’Ente. E’, quindi, evidente che ogni sforzo è stato profuso – e deve esserlo anche in futuro – sul fronte di una sempre più massiccia riscossione, al fine di marginalizzare il più che sia possibile le sacche, fisiologiche purtroppo, di evasione.

Preme, allo scrivente, spendere una parola ancora sull’imposta di soggiorno: tributo istituito e regolamentato dall’Ente e, da ultimo, messo a ruolo a decorrere dallo scorso settembre attraverso la scelta di un impatto volutamente morbido per il primo esercizio (2012). L’imposta è stata resa esecutiva solo a seguito di diversi incontri con i titolari delle strutture ricettive e con i rappresentanti sindacali di categoria e, dal 2013, andrà a pieno regime. Si tratta di un’imposta i cui incassi, per legge, debbono essere finalizzati ad interventi riconducibili alla valorizzazione del territorio ed alla promozione della sua valenza turistico-culturale. Lo scrivente ritiene, peraltro, che siffatta destinazione varrà a svincolare altre risorse di bilancio, storicamente utilizzate per tali scopi, al fine di finanziare – e rendere possibili – interventi di spesa correlati a servizi altrimenti a forte rischio: come l’asilo nido o la stessa mensa scolastica.

Altra considerazione importante concerne le potenzialità della costituita Unione dei Comuni. Va chiarito subito che il Comune di Curinga ha esercitato un indiscusso protagonismo nel processo costitutivo del nuovo Ente Locale, se non altro perché esso non era tenuta in alcun modo a compiere un passo in questa direzione, essendo un Ente al di sopra della soglia dei 5.000 abitanti. La scelta dell’Unione, evidentemente, si connota di una visione lungimirante, che va al di là di estemporanei adempimenti richiesti dal Legislatore per la gestione in forma associata di talune funzioni fondamentali.

L’Unione, nonostante stenti a decollare ed a vivere di vita propria, è indubitabilmente una risorsa da spendere al meglio sia per attrarre finanziamenti di qualità, sia per ottimizzare, attraverso un’oculata gestione manageriale, una serie di servizi pubblici che trarrebbero sicuro beneficio dalla sinergia tra più Enti.

Intanto, al di là della formale co-gestione dei servizi alla persona e, sia pure solo sulla carta, della Polizia Locale, si è avviata di recente  la costituzione della Centrale Unica di Committenza. E, nel suo senso, la stessa Unione può diventare un laboratorio di idee progettuali e di realizzazioni impensabili nel singolo Ente.

 

Il sottoscritto passa, quindi, all’esame dei punti richiesti dalla normativa, che privilegiano decisamente il versante finanziario dell’attività amministrativa.

1.0 CONTROLLI INTERNI

In  ottemperanza alla Legge di Stabilità 2013, l’Ente si è dotato di uno specifico regolamento sul sistema integrato dei controlli, conferendo una centralità, nel merito, alla figura del Segretario Comunale, già peraltro investito del potere sostitutorio di cui alla novellata Legge 241/1990 (con facoltà, in caso di inerzia colpevole, di nominare un Commissario ad Acta per la conclusione del procedimento). Lo stesso Segretario Comunale, inoltre, è al centro del Piano anti-corruzione, debitamente approvato con deliberazione commissariale, nel quale è stata puntualmente redatta una “mappatura del rischio corruttivo” e sono state poste tutte le misure preventive volte a marginalizzare tale patologia nell’attività amministrativa dell’Ente.

Nel sistema integrato dei controlli il Segretario Comunale è supportato dall’organo di revisione contabile e dall’OIV/Nucleo di Valutazione, ciascuno per i profili di propria pertinenza.

Il nuovo assetto organizzativo, sopra delineato, è in atto da qualche mese, anche se risente, nella specie, dalla peculiarità che lo stesso Segretario Comunale è investito di funzioni gestionali, nei settori amministrativo e contabile, per l’assenza di figure apicali. E’ evidente che siffatto nodo problematico deve essere adeguatamente risolto al fine di evitare la coincidenza in una stessa persona delle due figure dicotomiche di controllore e controllato.

L’organismo a cui è demandato il controllo contabile è il Revisore dei Conti. Nel quadriennio in oggetto il Revisori dei Conti è stato il Dr. Francesco Michienzi, nominato giusta deliberazione consiliare n. 37 del 29.12.2008 e successivamente rinnovato giusta deliberazione consiliare n. 07 del 30 marzo 2012.

Il Revisore ha proceduto puntualmente alla verifica degli atti contabili dell’Ente, nell’ambito delle attribuzioni stabilite dall’art. 239 del D.lgs n. 267/2000 e delle successive attribuzioni in materia di controllo della spesa di personale e di redazione dei questionari sui bilanci e sui rendiconti della Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti.

Il Revisore ha inoltre provveduto alle verifiche ed ai controlli, esprimendo i richiesti pareri sui principali atti amministrativo-contabili svolgendo puntualmente l’attività di supporto al Consiglio comunale (ed al Commissario Straordinario)

Di particolare interesse, è stata l’attività di controllo sulla materia che riguarda il servizio del personale dipendente e la regolarità della costituzione del Fondo incentivante ed il successivo utilizzo nonché sulla riduzione della spesa di personale.

L’attività di controllo svolta dall’Organo di Revisione, in alcuni casi, ha evidenziato criticità e conseguenti suggerimenti che sono stati prontamente recepiti dall’Ente, soprattutto alla luce dei molteplici rilievi sollevati dalla Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti sui documenti contabili di ciascun esercizio.

Il Controllo di gestione è stato finora svolto dal Responsabile del Servizio finanziario, il quale ha evidenziato le poste più significative riguardanti lo stato di attuazione dei programmi previsti con la relazione previsionale e programmatica.

Nell’ambito dei controlli interni sopra descritti non vi sono stati rilievi o segnalazioni negative all’attività amministrativa-contabile, ma i pareri e le valutazioni finali sono state sempre favorevoli.

Una deliberazione consiliare ha previsto la costituzione di un Organismo Indipendente di Valutazione ex art. 14 del D. Lgs. 150/2009 in seno all’Unione dei Comuni “Monte Contessa”. Di fatto l’O.I.V. non è ancora operativo.

2.0 CORTE DEI CONTI

La Sezione Regionale di controllo della Corte dei Conti di Catanzaro ha svolto la sua attività prendendo a riferimento gli atti contabili dell’Ente. Si è servita inoltre delle dettagliate informazioni riportate nei questionari sui bilanci e sui rendiconti redatti dal Revisore.

Nell’arco del periodo di riferimento della presente relazione la Sezione ha emesso una serie di rilievi:

-         Con la delibera n. 501 del 29 settembre 2009, inerente il Bilancio di Previsione 2009, alla quale è stato controdedotto con deliberazione consiliare n. 29 del 26 aprile 2010. In particolare, il Consiglio dava atto: della mancata approvazione del Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari; della rideterminazione in sede di assestamento delle entrate non ricorrenti relative all’utilizzo dell’autovelox; del rispetto del Patto di Stabilità; della circostanza che l’avanzo di amministrazione risultasse vincolato “per debiti pregressi”.

-         Con la delibera n. 28 del 19 febbraio 2010, inerente il Rendiconto per l’esercizio 2009, alla quale è stato controdedotto con deliberazione consiliare n. 36 del 21 aprile 2010. In particolare, il Consiglio dava atto: della costituzione di un vincolo nell’avanzo di amministrazione per i crediti di dubbia e difficile esazione; dell’attuazione di quanto prescritto dall’art. 13 del D.L. n. 223/2006, convertito nella Legge n. 248/2006; della mancata adozione del provvedimento annuale di destinazione dell’entrata per le sanzioni relative alle violazione al C.d.S.; dei ritardi nel recupero dell’evasione tributaria; della natura dei residui attivi ante 2004; della natura dei debiti fuori bilancio a suo tempo riconosciuti ex art. 194, comma 1, lett. a); della mancata adozione di specifica pronuncia ex art. 3, comma 28, della Legge Finanziaria 2008 al fine di verificare la sussistenza dei requisiti di cui al comma 27 dello stesso articolo per la conferma della partecipazioni societarie da mantenere; delle dinamiche relative alle risorse decentrate; della corretta quantificazione del minore gettito ICI 2008;

-         Con la delibera n. 477 dell’11 novembre 2011, inerente il Bilancio per l’esercizio 2011, alla quale è stato controdedotto con deliberazione consiliare n. 2 del 18 gennaio 2012. In particolare, il Consiglio dava atto: degli equilibri e vincoli di bilancio per quel che attiene alla procedura di rinegoziazione dei mutui con la CDP, ai debiti fuori bilancio, alla destinazione delle entrate una tantum ed alle spese di investimento; del prospetto dimostrativo del Patto di Stabilità 2011;

-          Con la delibera n. 43/2012 dell’11 novembre 2011, inerente il Bilancio per l’esercizio 2011, alla quale è stato controdedotto con deliberazione commissariale n. 1 del 22 giugno 2012. In particolare, il Commissario Prefettizio dava atto: degli indicatori di deficitarietà strutturale; dell’intervenuto rapporto sulla tempestività dei pagamenti; del mancato rispetto del Patto di stabilità 2010, accertato in via postuma. In esito a quest’ultimo punto il MEF disponeva l’applicazione delle previste sanzioni sul Bilancio di Previsione 2013.

3.0 AZIONI INTRAPRESE PER IL RISPETTO DEI SALDI FINANZIARI E CONSEGUENTE RIDUZIONE DELLA SPESA

E’ significativo, anzitutto, rilevare come nella dinamica del passaggio dal regime dei trasferimenti erariali a quello delle entrate da federalismo fiscale – considerando l’arco temporale che va dal 2009 al 2012 (il 2013 sarà in ulteriore decremento, ma ancora non si conoscono i dati ufficiali) – si sia registrato un decremento delle entrate, per quel che concerne il Comune di Curinga, pari ad € 551.100,53.

Questo il dettaglio:

anno

Trasferimenti erariali/entrate da federalismo

2009

1.723.871,97

2010

1.704.091,91

2011

1.481.770,22

2012

1.172.771,44

Diff.

-          551.100,53

 

Il quadriennio 2009/2013 è stato caratterizzato conseguentemente dalla rigidità della spesa interna, che ha di fatto posto un enorme limite all’Amministrazione comunale nel campo degli investimenti; in particolare, alcuni interventi normativi intervenuti tra il 2010 e il 2012 hanno di fatto ridotto i trasferimenti statali agli EE.LL., come sopra documentato, costringendo l’Amministrazione ad adottare drastici provvedimenti di contenimento di tutte le spese.

In questa difficile situazione l’Amministrazione ha adottato provvedimenti ed iniziative per una sempre più oculata gestione delle ridotte risorse disponibili; infatti con le economie derivanti dalla riduzione delle spese per gli organi istituzionali, delle spese di rappresentanza, delle spese di funzionamento degli uffici, nonché della spesa di personale, è stato possibile coprire i costi di alcuni servizi al fine di garantire un livello adeguato delle prestazioni.

Tranne che nel 2010, per gli esercizi finanziari 2009, 2011 e 2012 l’Ente ha sempre rispettato l’obiettivo del saldo finanziario di competenza mista (Patto di Stabilità).

Il rispetto del saldo obiettivo è stato conseguito attraverso un costante monitoraggio della spesa, senza il quale è assolutamente impossibile determinare le dinamiche di gestione del bilancio dell’Ente. Occorre, tuttavia, rilevare che nel 2012 l’Ente ha beneficiato, dopo essersi attivato ad inoltrare la formale richiesta di spazi finanziari per € 6000.000,00, del cd. Patto regionale incentivato. Sulla scorta di tale possibilità l’Ente ha potuto svincolare circa 380.000.00 Euro dalle maglie del Patto di Stabilità, raggiungendo agevolmente il conseguimento del saldo obiettivo.

La medesima circostanza non si è verificata, a livello regionale, nell’esercizio 2010, contrariamente alle aspettative dell’Ente, determinando, come già detto e come rilevato dalla Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti, lo sforamento del Patto 2010. Pur nella presa d’atto di un siffatto sforamento, va sottolineato come la Regione Calabria, in quell’esercizio finanziario, sia stata una delle poche regioni a non usufruire di tale agevolazione di cui avrebbero potuto beneficiare gli Enti.

4.0 SITUAZIONE FINANZIARIA E PATRIMONIALE DELL’ENTE/GESTIONE ENTI  CONTROLLATI

Come specificato in premessa, la situazione finanziaria dell’Ente è fortemente minata dalla forte esposizione debitoria dello stesso Ente, dovuta per lo più a carenza di liquidità. Come detto, lo scrivente, in ottemperanza all’opportunità offerta agli EE.LL. dal D.L. n. 35/2013, ha inoltrato alla CDP una richiesta di anticipazione di liquidità per € 2.500.000,00. Nelle more dell’esatta misura del prestito che sarà concesso a questo Ente, si delinea una situazione fluida, caratterizzata anche dal progressivo venire a scadenza di parte dei Piani di rientro a suo tempo concordati con i creditori citati nella premessa.

Si profila l’opportunità di una gestione finanziaria assai oculata nei prossimi esercizi finanziari, nella quale al contenimento della spesa, sommamente necessario, occorrerà abbinare un’intensificazione dei processi di riscossione delle entrate, sia tributarie che extratributarie, ed un’oculata stesura del Piano di valorizzazione e di dismissione del patrimonio immobiliare dell’Ente.

Va, peraltro, ribadito che, allo stato, sono marginalizzate le situazione per le quali si prefigura la legittimità del riconoscimento di debiti fuori bilancio, salvo il sopravvenire agli atti dell’Ente di sentenze esecutive al momento non ponderabili.

Per tutti gli esercizi 2009-2012:

a) I parametri ministeriali di deficitarietà per gli EE. LL. sono stati sempre negativi, per cui l’Ente non ha mai versato nella situazione patologica di Ente strutturalmente deficitario;

b) Il fondo di cassa è stato sempre in attivo, pur avendo fatto l’Ente ricorso all’anticipazione di tesoreria, sempre debitamente rientata alla chiusura di cisacun esercizio;

c) I rendiconti di gestione hanno sempre presentato Avanzi di Amministrazione:

 

Storico Avanzo di amministrazione

2009

140.157,26

2010

54.252,67

2011

178.623,63

2012

45.719,15

 

d) Le Entrate tributarie hanno avuto un trend costante a dimostrazione del consolidamento della base impositiva anche per effetto di un’accorta azione di recupero dell’evasione:

 

2009

2010

2011

2012

ICI/IMU

387.713,11

375.735,69

446.306,91

606.614,00 (IMU)

Add. IRPEF

165.567,48

165.686,03

182.750,00

176.241,61

TARSU

509.813,99

577.482,55

596.160,53

583.956,00

TOSAP

10.119,00

 

20.396,28

35.426,22

23.497,61

e) I pagamenti riferiti alle spese correnti sono stati eseguiti con relativa tempestività;

f) le spese del personale, nella loro evoluzione, hanno sempre rispettato i parametri imposti dal Legislatore per i Comuni sottoposti ai vincoli del Patto interno di stabilità, come si evince dal seguente prospetto relativo al triennio 2010/2012:

 

 

2010

1128320,45

2011

1.110.443,95

2012

1.067.598,21

g) In merito alla situazione patrimoniale, si può affermare che vi è stato un miglioramento della situazione prendendo a riferimento l’esercizio 2009 e l’esercizio 2012 (ultimo rendiconto approvato).

h)  il Comune non possiede partecipazioni di controllo ai sensi dell’art. 2359, comma 1, nn. 1 e 2, del codice civile, in società o enti di qualsivoglia genere. Di seguito s’indicano comunque le percentuali di partecipazione anche di natura associativa detenute dal Comune al 31/12/2012 :

 

Denominazione della Società

Scopo sociale

Capitale Sociale

Data di sottoscrizione

Quota di partecipazione

percentuale

Lamezia Multiservizi

Servizi Pubblici Locali

2.523.234,21

03.09.2001

20.608,00 (399 nazioni)

0,82% (C.C. n. 31/2000)

Lamezia Europa

 

Miglioramento Area Industriale

1.000.000,00

22.10.1998

2.500,00

(500 azioni)

0,17% (C.C. n. 37/98)

Sviluppo locale Lametia

Sviluppo aree rurali

57.500,00

11.01.2003

1.000,00

2,86% (C.C. n. 1/2003)

 

5.0 AZIONI INTRAPRESE PER IL CONTENIMENTO DELLE SPESE CORRENTI;

Uno dei corollari più significativi della vasta congerie di Leggi di Stabilità, che hanno disciplinato la spesa pubblica nel corso degli ultimi anni, è stata la necessità di avviare un processo concreto di contenimento della spesa corrente. Il Comune, in tale direzione, ha progressivamente alleggerito gli stanziamenti cc.dd. ‘politici’ e quelli non asserviti all’espletamento di servizi essenziali. I relativi prospetti, dimostrativi di tale processo di razionalizzazione, sono stati sistematicamente allegati al Bilancio di Previsione di ciascun esercizio.

6.0 QUANTIFICAZIONE DELLE MISURE DELL’INDEBITAMENTO

L’indebitamento dell’ente ha avuto la seguente evoluzione: (in migliaia di euro), tenendo presente che, nell’esercizio 2010, il Consiglio Comunale ha deliberato la rinegoziazione dei mutui (atto C.C. n. 51 del 13.11.2010) con la Cassa depositi e prestiti e che, nel 2012, si è dato corso al rimborso anticipato di mutui per € 82.225,40:

anno              Ente finanziatore             rata semestrale

2009

CDP Spa

MEF

Totale

220.290,59

137.719.19

358.009,78

2010

CDP Spa

MEF

Totale

213.116,82

137.719,19

350.836,01

2011

CDP Spa

MEF

Totale

133.790,25

79.132,59

212,922,84

2012

CDP Spa

MEF

Totale

133.157,92

79.132,59

212.290,51

 

CAPACITA’ DI INDEBITAMENTO PER ASSUNZIONE MUTUI

ART. 204 TUEL

Titolo I Entrate Tributarie

2.804.530,66

Titolo II Entrate da trasfer.

567.608,98

Titolo III Entrate extratr.

1.131.043,52

TOTALE

4.503.183,16

Limite di indebitamento (6% delle entrate)

270.190,99

Interessi sui mutui in ammortamento: CDP

133.221,22

Interessi sui mutui in ammortamento: MEF

102.750,61

TOTALE

235.971,83

Totale interessi

235.971,83

Disponibilità residua

34.219,16

 

 

Lo scrivente ritiene utile, da ultimo, fornire talune sintetiche indicazione sull’attività dell’Ente.

 

Nel corso del quadriennio l’Ente ha proceduto al riconoscimento dei seguenti DEBITI FUORI BILANCIO e TRANSAZIONI:

C.C. 30/09: SIGG. FRUCI GIUSEPPE E SCARDAMAGLIA CATERINA (€ 18.984,24)

C.C. 31/09: ARCH. GIUSEPPE FRANCESE (62.832,14)

C.C. 32/09: ING. GIUSEPPE GULLO (24.064,77)

C.C. N. 33/11: RICOSTITUZIONE RESIDUI PER COMPLESSIVI € 343.485,541

- COMMISSARIO DELEGATO EMERGENZA AMBIENTALE  2007 (€ 105.549,00)

- COMMISSARIO DELEGATO EMERGENZA AMBIENTALE  2008 (€ 50.228,32)

- COMMISSARIO DELEGATO EMERGENZA AMBIENTALE  2009 (€ 69.531,761)

- SORICAL 2008 E 2010 (77.767,98)

- ASI CAT 2010 (40.408,48)

- INTERESSI E SANZIONI: € 114.810,22

COMM. STRAORD. 25/2012: PIANO DI RIENTRO DEBITO SORICAL S.P.A. (€ 693.323,54 IN 72 RATE MENSILI DI € 9.629,50 FINO A DICEMBRE 2018)

COMM. STRAORD.  26/12: ESTINZIONE ANTICIPATA MUTUI CDP EX ART. 8 DEL D.L. 174/2012 (€ 78.442,13)

COMM. STRAORD. 17/2012: SENTENZA N. 1206/2011 CORTE D’APPELLO CZ – GIAMPA’ BRUNO SEBASTIANO E GIAMPA’ MARIA/COMUNE DI CURINGA (€ 6.312,74)

COMM. STRAORD. 19/2012: SENTENZA TRIBUNALE DI LAMEZIA TERME – TEATRO E SOCIETA’ S.R.L./COMUNE DI CURINGA (€ 6.600,00)

COMM.  STRAORD. 20/2012: PIGNORAMENTO STILLITANI PIERPAOLO + DUE (36682,20)

COMM. STRAORD. 21/12: PIGNORAMENTO BUEMI PIRO MAFALDA + TRE  (€ 14.859,39)

COMM. STRAORD. 24/12: TRANSAZIONE CON AVV. VINCENZO SORRENTI PER IL PAGAMENTO DELLE SPETTANZE PROFESSIONALI RELATIVE A DIVERSI GIUDIZI: € 135.142,28 FINO AL 2017)

COMM. STRAORD. 23/2012: TRANSAZIONE CON ISTITUTO DIOCESANO PER IL SOSTENTAMENTO DEL CLERO PER ILLEGITTIMA PROCEDURA ESPROPRIATIVA (€ 342.000,00 FINO AL 2019)

Sul piano normativo e nell’esercizio della potestà di normazione secondaria dell’Ente, sono stati approvati i seguenti regolamenti:

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLA CITTADINANZA ONORARIA (C.C. N. 40709)

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI ECONOMICI, SOVVENZIONI, SUSSIDI E SERVIZIO CIVICO.

REGOLAMENTO DI POLIZIA MORTUARIA E SERVIZI CIMITERIALI;

REGOLAMENTO PER UTILIZZO DI AREE STANDARD DI PROPRIETA’ COMUNALE;

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA GESTIONE DELL’ALBO PRETORIO ON-LINE;

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI NOLEGGIO CON CONDUCENTE CON AUTOVETTURA;

REGOLAMENTO PER LA DISTRIBUZIONE DELL’ACQUA POTABILE;

REGOLAMENTO PER LAVORI, SERVIZI E FORNITURE IN ECONOMIA;

REGOLAMENTO GENERALE DELLE ENTRATE COMUNALI;

REGOLAMENTO PER L’APPLICAZIONE DELL’IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI;

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI;

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEL CICLO DEL BILANCIO PARTECIPATO;

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITA’ ARTIGIANALI E COMMERCIALI NEL CENTRO STORICO DI CURINGA;

REGOLAMENTO PASSI CARRABILI;

REGOLAMENTO PER L’ISTITUZIONE E LA DISCIPLINA DELL’IMPOSTA DI SOGGIORNO;

REGOLAMENTO COMUNALE IMU;

REGOLAMENTO CONTROLLI INTERNI

REGOLAMENTO PER ASSEGNAZIONE BENI CONFISCATI PER MAFIA

REGOLAMENTO PER L’USO DEI LOCALI DI PROPRIETA’ COMUNALE

PIANO ANTICORRUZIONE

 

Sul Piano gestionale l’Ente ha aderito all’Unione dei Comuni, denominata “Monte Contessa”, ed ha disposto con deliberazione consiliare la gestione in forma associata dei servizi alla persona, della Polizia Locale e delle funzioni comunali legate al catasto.

Del pari, l’Ente ha adottato la formula associativa per la redazione del Piano Strutturale: nel merito, si registra una situazione di stallo, nel settore urbanistico, dal momento che, alla data odierna, il RUP non ha ancora trasmesso la proposta deliberativa inerente il Documento Preliminare.

Stessa situazione di incertezza sui tempi si registra in merito al Piano Spiaggia dell’Ente.

Altro versante che l’Ente  ha inteso gestire in forma associata è quello relativo alla Raccolta Differenziata: al riguardo occorre registrare il tardivo avvio del servizio, rispetto alla stipula del contratto di affidamento.

A conclusione della presente relazione si elencano i lavori pubblici contrattualizzati nel quadriennio:

-         Lavori di realizzazione opere e miglioramenti viabilità in Località “Ficara”, “Centone” e “Zecca”: € 49.443,44 (Fondi comunitari)

-         Lavori di sostituzione della recinzione nel campo sportivo di Acconia: € 39.206,15 (fondi di Bilancio)

-         Lavori di ristrutturazione cimitero: € 39.236,00 (fondi di bilancio)

-         Lavori di urbanizzazione primaria, secondaria e riqualificazione Centro Storico: € 183.968,78 (mutuo CDP con contributo regionale)

-         Lavori infrastrutture stradali contrada “Prato-Sant’Irene” e “Cerzeto”: € 127.601,60 (fondi regionali)

-         Lavori di risanamento ambientale aree demaniali: € 71.323,30 (fondi regionali)

-         Lavori di consolidamento Centro Abitato – Lavori in economia: € 17.632,50 (fondi Ministero Ambiente)

-         Lavori di messa in sicurezza Scuola elementare di Curinga capoluogo: € 138.075,29 (fondi regionali)

-         Lavori di manutenzione straordinaria delle scuole secondarie di primo grado di Curinga Centro: € 138.075,29 (fondi regionali, statali e comunali)

-         Lavori di consolidamento del centro abitato: € 245.278,90 (Fondi Ministero Ambiente)

-         Lavori di recupero e rifacimento della pavimentazione del centro storico di Curinga – Arredo urbano: € 26.453,87 (fondi regionali)

-         Lavori di manutenzione straordinaria Scuola dell’Infanzia di Acconia: € 106.151,91 (fondi regionali, statali e comunali)

-         Lavori di realizzazione impianti fotovoltaici da installare sui tetti degli edifici pubblici: € 101.650,65 (fondi comunitari e comunali)

-         Lavori di completamento infrastrutture stradali in Contrada “Prato-Sant’Irene”: € 77.626,29 (fondi regionali)

-         Lavori di urbanizzazione primaria e secondaria in Area PIP: € 19.262,37 (residui CDP)

-         Lavori di adeguamento sismico e risanamento dell’edificio adibito a Scuola Media: € 156.358,46 (fondi regionali e comunali)

Risultano agli atti dell’Ente i seguenti finanziamenti (al 100%) già concessi (sono in itinere i relativi appalti):

-         Lavori di costruzione asilo Nido nella frazione di Acconia: € 300.000,00

-         PISL BorgÅrte – Memoria Identità Cultura: Lavori di recupero della ruga San Giuseppe: tra ricerca di identità e senso dei luoghi: € 300.000,00

-         Lavori di completamento delle Terme Romane: € 700.000,00

Per quel che concerne gli appalti di servizi, l’Ente ha proceduto all’esternalizzazione dei seguenti servizi: a) refezione scolastica; b) gestione Casa di Riposo; c) Gestione asilo Nido comunale; d) manutenzione Pubblica Illuminazione; d) conduzione scuolabus comunali.

La presente relazione è trasmessa al Commissario Straordinario dell’Ente ai sensi di legge.

Dalla Residenza Municipale 13 maggio 2013

 

Il Redattore-Responsabile del Servizio finanziario

F.to Dr Paolo Lo Moro

 

Per ricevuta

Il Commissario Straordinario

F. Dott.ssa Maria Adele Maio

 

Attestazione del Revisore dei Conti di rispondenza dei dati finanziari contenuti nella relazione a quelli risultanti nei documenti finanziari dell’Ente.

Il Revisore dei Conti

F.to Dr. Francesco Michienzi

 

 

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