Curinga, 00 maggio 2013
A Curinga il PD locale invita ad appoggiare una prefissata lista, ammonendo che tutto ciò che è al di fuori non riguarda esponenti dello stesso partito. Si lascia intendere che dopo ampie e dibattute discussioni di massa si sia addivenuti alle citate decisioni.
Peccato che la realtà è altra!!!
Fatto salvo il diritto di ognuno di fare liberamente ed autonomamente le proprie valutazioni , bisogna far capire come qualcuno, nell’esclusivo interesse di parte e non certo della collettività, abbia voluto strumentalizzare la voglia di riorganizzare il PD.
In una riunione tenutasi circa un paio di mesi fa, rilevavo quanto tardiva ed inopportuna si sarebbe rivelata la riorganizzazione del partito in questa fase, per la ragione che ormai più di uno aveva già fatto scelte impegnative, che ne sarebbe discesa una inevitabile deprecabile divisione e che pertanto sarebbe stato utile rinviarla a dopo le elezioni.
Non solo non sono stato ascoltato, ma da lì a pochi giorni ho partecipato ad un’altra riunione dove si capiva chiaramente che si tentavano delle forzature strumentali, lanciando un frettoloso tesseramento .
Mi sono rifiutato di tesserarmi, stante la palese strumentalizzazione, annunciando di non partecipare più a quel tipo di riunioni dato che da lì a poco avrebbero portato il partito nella posizione in cui lo hanno collocato ora , per quei pochi che sono.
La cosa si è puntualmente avverata, nonostante un tesseramento, per quello che mi è dato sapere, assai deludente, nonostante il tesseramento di due famiglie quasi al completo, ciò non di meno, i pochi tesserati si sono sentiti investiti da chissà quale potere di rappresentanza.
Quella tessera non l’ho presa volutamente e mai lo avrei fatto: nel partito, sognando, ho sempre visto la possibilità di lavorare per far crescere una società migliore, più giusta, ……. ecc., sono invecchiato votando PCI prima e a seguire le varie forme che il partito ha assunto, continuo a sognare, il passare degli anni non ha ucciso la speranza, nonostante le notevoli delusioni, ma non mi sono neanche rimbecillito e so capire quando dietro le parole ci sono disegni precisi e fuorvianti. A chi ritiene di avere titoli di scomunica faccio sapere che di tessere ne ho conservate una pila al punto da poter alimentare il forno per fare il pane, altri non so, alcuni mi risultano tesserati per la prima volta da non più di trenta giorni e catapultati direttamente sulla scena primaria, né mi interessa essere in un gruppo dove ci sono furbetti che vogliono imporre se stessi.
Certo non si coglie nessuno spessore di dirigenza politica, l’operazione ha solo ricadute negative, né ve ne potrebbe essere, stante il fatto che ciascuno può considerarsi “DIRIGENTE” per autoproclamazione, nel senso che non è stato eletto in nessun congresso.
Un po’ di spirito di osservazione avrebbe aiutato ad evitare questa caduta di stile a livello personale e non avrebbe aumentato le divisioni e le lacerazioni interne. Alle elezioni comunali, da anni ormai, la gente vota i candidati e le liste, a prescindere dall’appartenenza politica, ognuno fa le sue scelte autonomamente.
Siete convinti che farete sfraceli con questa vostra decisione, ma io vi dico che, se non si tramuterà in un boomerang per la palese prepotenza, prenderete gli stessi voti che avreste preso senza questa vergognosa messa in scena.
Quindi la decisione non solo è dannosa per il Partito Democratico, ma anche inutile per chi pensava di lanciare se stesso o congiunti in politica usando come paracadute il “PD”.
Certamente ci vuole una buona dose di faccia tosta a pensare che si mettono insieme due famiglie con altre quattro o cinque persone e si possa parlare a nome di un partito che dovrebbe avere una logica altra rispetto a questa che è palesemente strumentale.
Conoscendo le persone resto sorpreso e sgomento a pensarle capaci di questa operazione di cui non si comprende la logica, se davvero ci si fosse preoccupati del “PD”- E’ un’operazione gratuita, interessata e divisiva.
Nella speranza di raccattare qualche manciata di voti, a sostegno di se stessi e di chi già di recente a devastato il “PD”, non ci si è fermati, ben sapendo di creare altre macerie. Né si può parlare a nome del partito solo perché ci sono le elezioni, quando non si fa politica attiva sul territorio, nella restante parte del tempo.
Ma la storia che è “MAESTRA DI VITA”, evidentemente, non insegna niente!
Voi, che per quanto mi riguarda siete rappresentanti di voi stessi, parlando anche a nome mio, lanciate il “PD” a sostegno di un Candidato a Sindaco, in passato eletto in maniera plebiscitaria e che non ha saputo gestire il suo gruppo fallendo miseramente.
Voglio ricordarvi che già alle precedenti elezioni il “PD” ha costituito, per questo candidato, per scelte esterne alla sezione Curinghese, una fonte elettorale.
La prima preoccupazione, appena eletto Sindaco, è stata quella di prendere precipitosamente le distanze dal “PD”, seppellendolo sotto montagne di cacca (con la M maiuscola) e accusando di infamia chi in Consiglio Comunale si muoveva e parlava in nome del “PD”.
Non vi ho visto prendere posizione a favore del “PD”, nessun segno di solidarietà avete espresso nei confronti di chi veniva accusata, dal vostro “puntellato”, del reato di appartenenza al “PD”.
Ma allora c’era da prendere schiaffi e stavate alla larga ed era soprattutto comodo non disturbare personaggi potenti.
Ma di quale “PD” parlate?? Ma a nome di chi parlate??
Ma provate a farvi una briscola che forse riuscirete a formare due tavoli, ma non sperate di più.
Certo la situazione è triste perché la credibilità della politica lascia molto a desiderare, ma con queste furbate non si andrà da nessuna parte e si peggioreranno le cose.
Per concludere esprimo l’auspicio che a Curinga, i giovani di sinistra, che sicuramente ci sono e che in tanti gruppi di volontariato danno il meglio, abbiano un sussulto di orgoglio e si impegnino in prima persona per ricostituire un “PD” vero che torni ad avere al centro la gente e i problemi sociali.
Curinga 04.05.2013
PINO GULLO (Ingegnere)
PS in diversi mi hanno chiesto di fare un documento comune di protesta e di presa di distanza dal documento presunto “PD”- Ma la delusione per una iniziativa sbagliata che avrà come unico risultato di sgretolare i resti del “PD”, senza apportare alcuna variazione alle scelte elettorali di ognuno, mi impone di esprimere la mia tristezza e la mia protesta in maniera singola e personale