Allarme Anp-Cia: sono sette su dieci i pensionati delle aree rurali a essere vicini alla soglia di povertà
Curinga, 19 luglio 2013
Se
in Italia circa la metà dei
pensionati è costretta a vivere
con un reddito inferiore a mille
euro al mese, nelle campagne la
situazione è ancora più
difficile. Proprio nelle aree
rurali infatti si registra la
massima concentrazione di
pensioni minime, inferiori alla
soglia di 500 euro mensili. Lo
afferma l’Anp, l’Associazione
nazionale pensionati della Cia,
Confederazione italiana
agricoltori, commentando il
Rapporto annuale dell’Inps
diffuso il 16 luglio. E' quanto
si legge in una nota stampa
ufficiale diramata da Cia
nazionale il 16 luglio 2013 e
che riportiamo integralmente.
Nelle zone di campagna i colpi
della crisi sono sempre più
pesanti, alimentando un profondo
disagio sociale tra gli anziani.
Una categoria di per sé
vulnerabile - spiega l’Anp Cia -
ma che nella congiuntura
economica attuale rischia di
sprofondare in una situazione
ancora più drammatica.
Attualmente, infatti, sono sette
su dieci i pensionati delle aree
rurali a essere vicini alla
soglia di povertà: un rapporto
di gran lunga più allarmante di
quello relativo alla popolazione
italiana, che sfiora il 30 per
cento. Una condizione di
sofferenza - rimarca l’Anp-Cia -
ingigantita dalla consistente
perdita del potere d’acquisto
delle pensioni negli ultimi
vent’anni, dal progressivo
aumento della pressione fiscale
e dalla drastica riduzione dei
servizi sociali, la cui carenza
è stata ulteriormente aggravata
dai tagli alla sanità, e in
particolare al Fondo per la non
auto-sufficienza che grava in
particolar modo su anziani e
pensionati, e dalla chiusura di
molti uffici postali. I
pensionati, purtroppo,
sopportano carichi molto
rilevanti e talvolta
insostenibili per il risanamento
del Paese. Tutto questo - rileva
l’Anp-Cia - mentre si stenta
ancora a prendere iniziative
credibili per dare competitività
alle imprese, a promuovere
occupazione, a conferire
capacità di spesa alle famiglie,
agli anziani, ai meno abbienti.
Una situazione alla quale
occorre al più presto porre
riparo al fine di evitare che
tutto precipiti ancora di più
nel dramma. Servono interventi
mirati e soprattutto nuove
politiche in campo sociale.
Local
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18 luglio 2013