Curinga, 03 novembre 2012
Mi
domando cosa leggeremo nei progammi elettorali
alle prossime competizioni amministrative
locali. Probabilmente, come sempre, parleranno
di sviluppo del territorio, di ampliamento dei
servizi a beneficio dei cittadini (welfare etc),
di progetti mirati ad accrescere l'occupazione e
favorire l'imprenditoria. Sono le cose che da
sempre abbiamo letto senza mai riuscire a
vederne realizzata la minima parte. Credo che la
ragione degli insuccessi non risieda nella
volontà od incapacità di chi li ha proposti ma
nell' impossibilità di realizzare in poco tempo
cose che richiedono anni di impegno e risorse
non disponibili. E allora bisogna evitare di
scrivere programmi elettorali? Assolutamente no.
Credo che potremmo scriverli in maniera diversa.
Potremmo evitare di farli diventare il libro dei
nostri sogni, per esempio. Potremmo iniziare a
dire che per noi è fondamentale pensare al
mantenimento di quello che già possediamo :
manutenzione dei beni comuni, pulizia del
territorio, cura in generale del patrimonio
comunale. Pensare a delle azioni concrete che
rendano fruibili e belle le nostre risorse che
non sono limitate. Potremmo iniziare a
considerare la necessità fondamentale di rendere
efficienti gli uffici comunali. Efficienza che
arriva attraverso la qualificazione e la
valorizzazione delle risorse umane a
disposizione. Piuttosto che sublimare
direttamente od indirettamente le nostre
competenze potremmo avere il coraggio di
dichiarare le nostre difficoltà e debolezze in
modo da attrarre e coinvolgere le tante
eccellenze presenti nella nostra Comunità che
aspettano solo di essere considerate e chiamate.
Potremmo iniziare a parlare di "Amore" verso il
proprio territorio e comportarci da innamorati.
Potremmo mettere in disuso la parola "promessa"
e sostituirla con "speranza" che rimane sempre
improbabile ma presuppone l'onesta di intento di
chi la profusa. Potremmo insomma cominciare a
mettere ordine in casa e poi pensare agli
ospiti. E' incredibile pensare ad un lungo
viaggio quando non si ha la possibilità di fare
benzina. Mi viene in mente una massima orientale
che sostiene che il successo consiste nel
conquistare le cose che non possediamo mentre la
felicità si realizza con l'apprezzamento di
quelle che già abbiamo. Certo è importante a
questo punto chiarirci quale è il nostro
obiettivo!
Piervincenzo
Panzarella