Curinga,14 settembre 2011
Ogni amministrazione, locale o nazionale che sia, è stata eletta a buon diritto dai propri cittadini residenti.
E’ possibile pensare che l’elettore nell’indicare sulla scheda elettorale il nome del candidato desideri che poi si comporti nel rispetto del programma proposto.
Spesso questo non accade. Il candidato, divenuto amministratore, si rende sciolto da ogni vincolo con l’elettore. Non ci sono vincoli o regole che possa usare per incidere nella condotta politica del’eletto.
Accade spesso che non ci sono nemmeno le condizioni per un sano e serio dibattimento sull’andamento programmatico progettuale, culturale, sociale dell’amministrazione.
In altri termini, l’amministrazione della cosa pubblica si potrebbe definire: - a scatola chiusa – un rebus.
Mi domando, e m’impegno qual’ora un giorno dovessi essere candidato ad amministrare: - Perché non istituiamo l’assessore telematico?
Tutti i cittadini, attraverso la rete danno indicazioni per una proposta o la soluzione di un certo problema.
L’amministrazione s’impegna a riconoscere e tenere in seria considerazione le proposte del così detto: assessore telematico.
Il riconoscimento naturalmente è solo nel portare alla discussione le proposte.
Sempre attraverso la rete, i cittadini potranno essere informati e motivati dell’accoglimento o meno dell’istanza.
Questa, vuole essere un contributo, nel tentativo d’avvicinare e rendere sempre più una proficua collaborazione tra amministratori ed amministrati.
Rocco Anello – curinghese -