Curinga, 22 novembre 2011
Quest’amministrazione riconosce ed apprezza l’iniziativa da parte di alcuni volontari, con a capo il cons. Michienzi, volta a ridare luce e dignità alla fontana Notar Cola; questo gesto è indice di grande attenzione ed attaccamento alle bellezze che identificano il nostro territorio.
Sensibilizzare la cittadinanza tutta al senso civico e sociale è certamente un grosso merito che bisogna dare a chi ha voluto tale iniziativa.
Permettimi,però, di dissentire completamente dalla tua riflessione riguardo al “non con carta e penna…” e ciò per i seguenti motivi:
1 Spesso chi riempie di parole il tuo sito è proprio quel cons. Michienzi che oggi impugnava scopa e pennello;
2 Questa amministrazione, fin dal suo insediamento, ha rivolto particolare attenzione a ciò che di bello alberga nel territorio di Curinga (ricordo, per esempio, la nascita di un gruppo di lavoro che si è posto come obiettivo lo studio per la valorizzazione dei monumenti quali Sant’Elia Vecchio e le Terme Romane, o Palazzo Bevilaqua );
3 Che ogni giorno gli addetti ai lavori sono sul territorio, sfido a dire l’opposto, per la cura dell’ordinario e per intervenire nella manutenzione straordinaria.
A tal proposito colgo l’occasione per denunciare l’ennesimo episodio di vandalismo che nella notte di domenica ha visto la distruzione di alcune aule della scuola elementare di Acconia e del polivalente, arrecando grossi danni economici e un grave disservizio per l’intera comunità.
Vorrei quindi porre una riflessione: probabilmente non possono solo esserci delle mancanze da parte dell’amministrazione; certamente viviamo in un degrado sociale crescente, nel totale disinteresse per ciò che ci circonda (vedi le scritte che deturpavano l’immagine della bella fontana di Notar Cola).
Ecco perché l’iniziativa di ripulire tale fontana, non deve essere strumentalizzata politicamente, fatta propria da una fazione che ama il suo paese contro l’altra che non è attenta o sta seduta, bensì deve essere spunto di nuova sensibilizzazione in modo che ognuno si faccia carico di responsabilità e si senta attore protagonista nella costruzione e nel rispetto del proprio territorio.
Mi auguro quindi che tale iniziativa non sia un’oasi nel deserto, ma che simboleggi realmente la voglia di ripresa e sempre più cittadini possano lasciarsi coinvolgere per migliorare l’immagine di Curinga.
ass. Daniela Gullo