Curinga,02-11-2011
La lettera/manifesto/volantino del Sig. Michienzi & co., mi lascia del tutto indifferente circa tenore e contenuti; specie nei riguardi della mia persona. Tranne per un punto che vorrò ben evidenziare.
Non prima però, di ripregare – ammettendo che sono un po’ tardo di comprendonio - la premiata Michienzi & co., di farmi capire, di chiarire il senso della proposta.
A quanto pare non si tratta di istituire il “MERCATO DEL CONTADINO DI CURINGA” riservato agli imprenditori agricoli curinghesi e dell’Unione dei Comuni Monte Contessa”, ai sensi di quei provvedimenti legislativi opportunamente segnalati, bensì un Mercato dove “….. possano e debbano trovare posto (essere coinvolti) i vari settori dell’economia locale (il settore artigianale, industriale, commerciale, ecc.) mediante l’approntamento di appositi stand dove ciascuno possa esporre e vendere i propri prodotti non solo agli abitanti del luogo, ma anche a quelli del circondario che vi potrebbero affluire qualora trovino convenienza e qualora l’iniziativa sia opportunamente realizzata”.
Ad intuito, i dati di partenza non sono identici; sono due cose diverse che vanno affrontate in maniera diversa.
Sull’argomento specifico, così come sulla Sua “idea” di allestire un ostello della gioventù nella parte retrostante Palazzo Bevilacqua ci siamo confrontati domenica scorsa in P.zza Immacolata. Poteva benissimo informare i convitati alla lettera/manifesto volantino di quanto ci siamo detti.. Almeno si sarebbero risparmiati alcuni contenuti (!).
Non posso però consentire, a Lei & co., di riferirsi biecamente (sia chiaro, non intendo in senso di minaccia…) a coloro i quali condividono con me il percorso amministrativo.
Espressioni, come quelle usate “ …. avrebbe abbassato e abbasserebbe l’altissimo livello culturale e propositivo di tanta “squadra”: un comune mortale tra tanti scienziati del diritto e della politica ……. ” denotano sì atteggiamenti alteri, altezzosi, gradassi, presuntuosi, protervi, spocchiosi, tracotanti, tronfi e vanagloriosi, ma di chi è cattivo; quella cattiveria tipica di non ha altri mezzi per proporsi e vive la sua solitudine. E non mi riferisco a Lei, egregio Consigliere che conosco da non poco tempo, ma a chi oggi dietro di Lei si nasconde …….. !!!
Sono io che La invito a riflettere ed in confidenza Ti dico: non nutrirti della boria di chi ti usa. Non hai futuro e rimarrai sempre più solo.
Il Sindaco
Domenico Pallaria