Curinga,17 dicembre 2011
Abbiamo accolto, con curiosità ma interesse, l’ invito di Rocco Anello che ha voluto fortemente l’ incontro politico che si è tenuto ad Acconia sul tema “ I valori fondanti della politica" - MPA verso il terzo polo” .
“Un incontro tra amici” come ha detto Rocco Anello, amici che amano la politica e nel quale le vicende politiche economiche globali si intrecciano e si ripercuotono pesantemente nelle situazioni locali , ed è proprio in questi momenti di grande incertezza, che si cerca di proporre modelli nuovi di sviluppo e di etica politica.
Due i binari sui quali si è sviluppato l’ incontro, il primo sulla presentazione da parte del Dott. Domenico Lorusso del “Trattato Etico Universale “ che si pone in alternativa a “regole internazionali sin troppo vecchie”, le quali hanno bisogno di riproporsi ponendo “ una nuova dimensione democratica al cosiddetto “PIL”; inserendovi un’etica occidentale al cui interno, oltre alle varie materie prime, preveda tanti altri valori; imprescindibili dal “bene comune”. Alcuni centrali: democrazia e pace raggiunta; libertà di pensiero e di culto; libertà dei diritti delle Donne e delle minoranze; arte che dimostri la storia; livello di benessere proporzionale ai suoi abitanti; inserimento allo studio di adolescenti ed adulti e loro gradimento ai programmi di studio; tempo che gli abitanti possono concedere al benessere proprio e del Prossimo in una collettività prospera; contributo delle giovani generazioni ai “diversamente Giovani”: ovvero gli Anziani; affollamento delle carceri e politica alla rieducazione e restituzione alla Collettività.
Un Trattato che il COEMM INTERNAZIONALE propone e lancia il 21 12 2011 dalla Provincia Veneta di Padova ed in particolare da Battaglia Terme.
Un secondo momento nel quale l’organizzatore dell’ incontro Rocco Anello, ha proposto “Il modello Curinga” nel quale varie forze politiche moderate, ma soprattutto quanti vogliono essere protagonisti delle vicende politiche si mettano in campo senza riferimenti a vecchi schemi di clientelismo e visione personalistica della politica ma con l’unico obbiettivo del bene comune. Molti gli interventi che hanno reso l’incontro interessante , ricco di contenuti, di proposte e valutazioni politiche, alla luce di rinnovati impegni. Valutazioni dell’ attuale situazione e delle prospettive future da parte del Dott.Mario Maiorana (Imprenditore Agricolo e Pres. CIA) ,del Dott. Vincenzo Serrao (UDC) , del Geom. Domenico Lorusso ( Area Liberal Socialista),di Domenico Michienzi ( Cons Com.di opposizione, di Palmiro Russo (già Cons Prov) , di Domenico Grasso (Operatore turistico). (Tra le righe) E’stata notata l’assenza di consiglieri della maggioranza nonostante gli inviti fatti.
Un incontro nel quale si sono affrontate problematiche di scottante attualità e nel quale è emerso un auspicato ritorno alla politica con la P. maiuscola, una politica al servizio dei cittadini, una politica, che riparta dalla base e che finalmente possa riprendere il suo ruolo primario nel tracciare un percorso di crescita culturale e sociale al passo con le nuove sfide, che la globalizzazione esasperata, forse, non ha saputo individuare .
Cesare Natale Cesareo
Intervento di Rocco Anello
Buon
pomeriggio e ben venuti. Amici
ed amiche – Grazie. Colgo
l’occasione per augurare a voi
tutti ed alle vostre famiglie
tantissimi auguri di Buon Natale
– Buone Feste. Dunque, diamo
inizio ai lavori. Ho promosso
quest’incontro nel tentativo di
avviare un percorso politico
unitario fra le forze politiche
d’ispirazione cattolica e laica,
su posizioni moderate. Sono un
Democratico Cristiano dalla
prima ora. Partito, che ha
governato per moltissimi anni.
La Democrazia Cristiana piaccia
o meno ha prodotto nella società
italiana, benessere, cultura, ma
soprattutto ha garantito pace.
Poi, venne l’eclisse. Le forze
oscure di una certa sinistra
vetero-comunista armate da Di
Pietro (pietre acuminate
velenose) cercarono, ed in parte
riuscirono, ad affondare: La
Balena Bianca. Successivamente,
al terremoto provocato da
tangentopoli, arrivò Berlusconi.
Il faro di Berlusconi in
politica sembrava illuminasse
tutti gli spazi incrostati di
corporativismo negativo, tutta
la maglia nera della burocrazia,
tutti i lacci e lacciuoli che
frenavano lo sviluppo. Con
l’invenzione del bipolarismo il
Paese sembrava finalmente
raggiungesse gli standard dei
paesi più avanzati del nord
Europa. Conosciamo tutti la
storia degli ultimi vent’anni.
Da qualche anno, però, un nuovo
buio, un’altra eclisse nel
nostro futuro, maggiormente in
quello dei nostri giovani l’ha
prodotta la globalizzazione, la
finanza creativa, la crisi dei
mercati, la crisi delle
coscienze e della morale, il
dilagare della corruzione nella
società civile, nella classe
politica, la forbice
distanziatrice fra i ricchi a
dismisura e la maggioranza dei
sempre più poveri ci costringe
la ricerca di nuove soluzioni di
governance. La nascita del
governo Monti, governo dei
tecnici, è stata la soluzione
tampone più immediata. E’ in
ogni caso una soluzione a tempo.
Una nuova classe politica,
eletta liberamente dai
cittadini, dovrà avere la
capacità di assumersi tutte le
responsabilità di governi
capaci, trasparenti ed equi. -
MPA verso il terzo polo – recita
l’invito. Perché MPA? Intanto
perché è una delle forze
politiche che insieme ad UDC,
FLI, ed API si sono ritrovate su
un progetto politico, così
detto, TERZO POLO. Polo della
moderazione, della
modernizzazione, della verità,
del rispetto della persona e
delle sue necessità, della
responsabilità e
dell’uguaglianza. Ancora, perché
mi sono sempre ispirato verso le
forme più nobili del concetto di
autonomia – non sono stato mai
subalterno a niente ed a nessuno
– ho sempre cercato di
rispettare le regole del vivere
civile, ma sempre in autonomia ,
mai nelle vesti servi liste,
schiaviste, per avere od
arrivare qualcosa o a qualcosa.
Sono fiero delle mie scelte! Ho
molto poco ma con grande
dignità. Chiariamo: scelta per
un movimento dell’autonomia e,
non perché milita tizio, Caio o
Sempronio. Poi chi c’è, c’è. Lo
stimo, lo difendo, lavoro
insieme. Chi è senza peccato,
scagli la prima pietra. OK:?
Chiaro? Ricordo, se c’è ne fosse
il bisogno, che già nei primi
anni 90 – ho aderito, portato in
Calabria il movimento
autonomista: Lega Nord –
Ricordate? Ciò detto vorrei
entrare nel tema del convegno.----le
mie idee i miei progetti sono su
face book – pagina rocco anello
– e saprete cosa penso – cosa
propongo - sempre secondo lo
slogan: Pensare universale,
agire nel locale! – Quello che
ho prodotto durante le mie fasi
d’amministratore è sotto gli
occhi di tutti. Sopra la testa
di tutti. Sotto le ruote di
tutti. Bene: Quali sono i valore
fondanti della buona politica?
COME I CRISTIANI SI IMPEGNANO IN POLITICA?
Secondo la Fede cristiana, quale scopo ha la politica?
La politica, intesa come molteplice e varia azione economica-sociale-legislativa-amministrativa-culturale, deve:
Nei confronti della persona e della società civile:
Ø tutelare e promuovere i diritti fondamentali e inalienabili della persona, la dignità e l’uguaglianza di tutti i cittadini;
Ø svolgere i suoi compiti come servizio alle persone e alla società;
Ø promuovere i valori fondamentali e utilizzare i mezzi giusti e idonei per realizzare il bene comune, la giustizia e la pace;
Ø utilizzare le virtù naturali, così bene descritte dall’antichità greca, e cioè le quattro virtù cardinali:
Ø la prudenza, capacità di ben giudicare e di scegliere il meglio in ogni circostanza; saggezza nell'operare;
Ø la giustizia, virtù per cui si dà a ciascuno ciò che gli è dovuto, situazioni conforme al giusto;
Ø la fortezza, forza morale; che concerne la sfera della moralità, i valori dell’etica, conforme ai principi del giusto e dell'onesto, l'insieme delle norme regolanti la vita individuale e sociale
Ø la temperanza, virtù della moderazione nel soddisfacimento dei bisogni e dei desideri naturali, delle passioni e dei piaceri.
Nei confronti del potere pubblico:
Ø usare mezzi onesti per conquistare, mantenere e aumentare tale potere;
Ø esercitare con imparzialità, Il mandato ricevuto dai cittadini - che giudica e tratta con giustizia; che dimostra giustizia,--- esercitare con democrazia,-- forma di governo nel quale la sovranità spetta al popolo che la esercita mediante i suoi rappresentanti liberamente eletti.
Ø favorire l’informazione e la partecipazione democratica dei cittadini rispettando il principio della solidarietà:
l'insieme dei legami affettivi e morali che uniscono gli uomini tra loro e li spingono all'aiuto reciproco, appoggio, aiuto nelle difficoltà, soprattutto verso i più poveri;
Ø attuare una limpida trasparenza nella personale e pubblica amministrazione, con uso onesto del pubblico denaro;
Ø salvaguardare in giusto modo i diritti dell’opposizione.
Nei confronti dell’umanità:
Ø promuovere la solidarietà, il benessere e la pace di tutti i popoli;
Ø comporre gli eventuali conflitti col dialogo;
Ø realizzare e consolidare un ordine internazionale fra gli stati, nel rispetto di quei principi che ispirano un ordinamento giuridico in armonia con l’ordine morale; L'ordinamento giuridico è il complesso organico di norme giuridiche che regolano la vita di una comunità, l'organizzazione dello Stato e i rapporti giuridici tra gli organi dello Stato e tra i membri della collettività. Esiste quindi uno stretto legame tra l'ordinamento giuridico ed un gruppo sociale..
Ordine morale:
· Si lamenta l’assenza di morale, ma nella morale siamo fino al collo! E’ ovunque, senza essere più la stessa. Data la connotazione religiosa, alla “morale” molti preferiscono l’“etica”: suona più laica, benché l’etimologia sia la stessa (mores e ethos) Sì, la morale tradizionale declina. Ma un’altra la sostituisce. La vecchia morale dava regole individuali di comportamento: la società pareva migliore se i suoi membri si comportavano bene. La nuova morale vuol moralizzare la società senza regolare gli individui. La vecchia morale diceva alle persone che cosa fare; la nuova morale dice alla società che cosa diventare. Non sono più gli individui a dover filar diritto: è la società che va resa più “giusta”. La vecchia morale mirava al bene? La nuova mira al giusto. Il bene dipende dall’etica delle virtù, il giusto dal concetto di “giustizia”. Le società moderne aderiscono alla nuova morale, ma pretendono di restar “neutrali” nella scelta dei valori: sono ultrapermissive e ipermorali. Dicevamo, appunto che la vecchia morale indicava alla società, all’individuo cosa fare, oggi indica cosa diventare. Tradotto in politica: oggi non si entra per fare il bene della collettività. Si entra: per diventare qualcuno– un intoccabile – un comandante – un manipolatore della fede politica dell’elettore. Chi lo aveva eletto credeva nelle sue premesse e promesse. Diventa difficile arginare tale strapotere, diventa più difficile in una società che ha il problema economico di affrontare la giornata, la vita. Dove il padre di famiglia non sa come mantenere dignitosamente la propria famiglia, i propri figli. Dove il lavoratore non ha più nessuna certezza nel guadagnarsi la giornata. Dove gli artigiani, gli imprenditori, gli agricoltori – oltre a combattere la crisi del mercato – devono vedersela con lo strapotere decisionale del sistema bancario – con il sistema tributario, ormai a livelli stratosferici – con la concorrenza sleale e minacciosa del sistema Europa – Asia – o sistema mondo.
Amici, credo fermamente che è finito un certo modello di società – specialmente quello del consumismo sfrenato - il modello della comunicazione – il modello dell’economia finanziaria – della scuola – del commercio – dell’industria – dell’agricoltura – del turismo – in altri termini il sistema VITA. La velocizzazione delle nuove tecnologie, dell’informazione, della ricerca, ci vede proiettati verso un futuro di grandi scoperte, per una vita migliore. Necessità, però di governanti all’altezza!
Ho inteso promuovere – oggi – un incontro fra amici della comunità Curinghese per riflettere insieme, proporre insieme – cercare insieme – come ognuno con la propria azione possa tendere a migliorare i guasti che affliggono la società contemporanea. Pensando soprattutto alla nostra – Al nostro territorio – al territorio Curinghese. Ripeto mi ispiro sempre allo slogan: Pensare universale – agire nel locale-
Curinga vive di cittadini formidabili: nella cultura, in agricoltura, nell’artigianato, nel commercio, nell’associazionismo, eccellenze in Italia ed all’estero –
Propongo di essere più vicini l’un l’altro – più rispettosi – più fiduciosi – Una comunità che sia competitiva e vincente – un MODELLO che possa essere di stimolo ad essere imitato, nella nostra provincia, nella nostra regione, nella nostra Italia. SE CI CREDIAMO e mettiamo da parte per una sola volta L’IRONIA – LA CRITICA – LE BATTUTE fuori luogo e volgari – I VOLANTINI anonimi……
Forse, ci riusciremo. Me lo auguro e lo auguro a tutti Noi. Un futuro certo e radioso!.
Con queste premesse, invito principalmente le forze politiche moderate a costruire una casa comune che si possa chiamare Terzo Polo o come si vorrà – per essere una luce costante da seguire per uscire dalle tenebre.
Acconia lì 17/12/2011
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